Serena: «Acqua passata, io penso al gol» di Bruno Bernardi

Serena: «Acqua passata, io penso al gol» Serena: «Acqua passata, io penso al gol» II bianconero, a digiuno dal 22 dicembre, vuo TORINO — Aldo Serena, il pomo ovvero la «manata» della discordia. Il 6 novembre scorso, nello Stadio Comunale deserto, dopo la sconfitta per 2-0 del Verona e l'eliminazione dalla Coppa dei Campioni, echeggiarono le roventi accuse dei glalloblù alla Juventus ed a monsleur Wurtz, colpevole di non aver concesso un rigore per il «gancio» di Serena al pallone, ritenuto involontario dall'arbitro francese che aveva visto l'attaccante spinto alle spalle da Fontolan. La Disciplinare inflisse pesanti ammende per le polemiche reazioni dei campioni d'Italia. E'passato un mese e mezzo. Domenica Juventus e Verona si ritrovano, a faccia a faccia, sullo stesso terreno, non più a porte chiuse ma di fronte al pubblico. Riaffioreranno vecchie ruggini e ci sarà battaglia oppure, come dice Trapattoni riappacificatosi con Bagnoli In un-recente e casuale incontro a Fiumicino, si è voltato pagina? «Quell'episodio non conterà molto — risponde Serena che lamenta un dolore inguinale ma è recuperabile, insieme con Bonini che sostituirà Manfredonia, per 11 quale è prevista la squalifica —. Spero in una gara bella e ricca di emozioni ma senza acredine, almeno da parte nostra. Mi auguro sia la stessa cosa per il Verona. La Coppa è acqua passata ed è la realià del campionato che conta». — Una realtà che vede la Juventus reduce da tre pareggi consecutivi nel girone di ritorno, dopo che all'anda- le la decima rete, quella a ta aveva infilato la serie record di otto vittorie. Perché questa frenata? «Domenica cerdieremo la prima vittoria dell'86 pur sapendo che chi ci affronta gioca con la massima determinazione. E il Verona, battuto a Como, non farà eccezione, tanto più che ha 11 lunghezze di distacco ma lo scudetto sulle maglie. A noi manca solo il punto con i larlani*. — Laudrup, Tokyo a parte, non segna da sette giornate, lei è fermo a quota 9 dal 22 dicembre, ed è stato raggiunto da Rummenigge e Platini. Perché il gol latita? «Platini non è una sorpresa ed ho sempre detto che è il favorito nella classifica cannonieri per i rigori, le punizioni e le invenzioni anche se è altrettanto efficace nel mandare i compagni in porta. Considerando il periodo non brillante, l'importante è muovere la classifica. E noi ci siamo sempre riusciti, tranne a Napoli. Questa è la nostra costante, la forza di un complesso quadrato che supera del record personale certe situazioni con la partecipazione di tutti, con l'aiuto reciproco*. — Anche nel Torino lei accusò un'astinenza di oltre tre mesi, poi ruppe il digiuno proprio con 11 Verona al Bentegodi. Si ripeterà? «Prima o poi realizzerò il decimo gol che rappresenta il mio record. Al Verona, fra campionato e Coppe, ne ho già fatti cinque. Capita ad un attaccante di avere il gol difficile. Quando ero all'Inter, Muraro segnò dieci reti tutte in trasferta e su azione. Dipende dal gioco die svolge la squadra. Per me non è un momento critico ma particolare ed l difensori non fanno complimenti». —- Il Verona è allo sfascio dopo il trionfo dell'85? «E'solo un'annata sfortunata. Il dopo-scudetto è sempre difficile. Nel campionato scorso tutto girò a meraviglia, adesso è il contrario, con infortuni che hanno influito, sul rendimento della bella squadra di Bagnoli». Bruno Bernardi Juventus e Verona domenica di nuovo avversarie al Comunale per la rivincita della partita di Coppa Campioni

Persone citate: Aldo Serena, Bonini, Coppe, Fontolan, Laudrup, Muraro, Trapattoni, Wurtz

Luoghi citati: Como, Italia, Manfredonia, Napoli, Tokyo, Torino, Verona