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I Verdi vincono in Siberia Spostata la ferrovia per salvare il Bajkal I Verdi vincono in Siberia - DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — I Verdi hanno vinto, rivela la Pravda; i binari della ferrovia BajkalAmur, là -seconda Transiberiana-, sono stati spostati di alcuni metri rispetto ai plani per salvaguardare l'ambiente naturale intorno al lago Bajkal. «Lo scontro è stato tra coloro che cercavano un'economia immediata e chi voleva il rispetto deUa natura», scrive il giornale. Afa la battaglia degli ecologisti sarà ancora lunga: il lago è minacciato, due fabbriche di cellulosa rischiano di avvelenarne le acque. Sono stati installati, è vero, «complicatissimi sistemi per la purificazione» degli scarichi. Ma le analisi dimostrano che questi «sono nocivi a molti organismi». Per esempio, stanno uccidendo il plancton che pulisce lo strato superficiale del lago, cinquanta metri in profonditi. Per la scomparsa di questi microrganismi, gli Eplshur, «la produttività del Bajkal come fabbrica di acqua pulita è diminuita del sette per cento l'anno». Poi ci sono le ciminiere, i loro fumi velenosi. Già trentacinquemila ettari di foresta sono malati di «cima secca», .ili acidi li hanno devastati. La soluzione, forse, sarebbero nuovi impianti di depurazione, piti sofisticati, pili moderni. Ma gli ecologisti del partito, nella regione di Irkuskaja, vogliono decisioni più nette: è venuto il momento di cambiare volto alle due fabbriche, dicono. Perché non -riorientarle- nella produzione di mobili, per esemplo? La misura, tra l'altro, sarebbe giustificata non solo dal punto di vista ecologico, «ma anche da quello economico, se naturalmente la si considera dal punto di vista di tutta la società e non solo del ministeri interessati». Sarà, probabtlmente, una battaglia dura. Ma i Verdi del Bajkal non sono soli nella loro lotta contro la burocrazia. Di recente, un gruppo di noti scrittori sovietici ha protestato contro i progetti di deviare il corso del fiumi, dàlie regioni del Nord a quelle meridionali: i danni all'eredità culturale del Paese, hanno scritto, sarebbero enormi, grandi aree oggi coltivate e fertili sarebbero invase dalle acque, sparirebbero; e antichi villaggi verrebbero inghiottiti. Il dibattito, scrive Sovietskaja Rossfja, continuerà. A decidere sarà il Congresso del partito, in febbraio. e. n.