Avvertimento a Gemayel con auto-bomba: 22 morti

Avveri intente a Gemayel con auto-bomba: 22 morti A Beirut, dopo la vittoria del Presidente sul rivale Avveri intente a Gemayel con auto-bomba: 22 morti NOSTRO SERVIZIO BEIRUT — Un'auto imbottita d'esplosivo, tanlche di benzina e bombole d'ossigeno è esplosa Ieri in una strada del settore cristiano della capitale libanese, uccidendo 22 persone e ferendone oltre cento. Nessuno ha rivendicato la responsabilità dell'attentato, avvenuto verso le 11,30. La polizia afferma di non avere indizi: ma il luogo dello scoppio fa pensare a un'azione contro 11 partito falangista del presidente Amin Gemayel. L'auto, una Mercedes, è esplosa a trenta metri da un ufficio della Falange, situato in un edificio di sette plani nel quartiere di Fur el-Shubbak. Se questo era l'obiettivo, l'attacco è fallito: soltanto 1 vetri dell'ufficio sono stati danneggiati. La strage è avvenuta nella via. La Mercedes era parcheggiata vicino a un incrocio; l'esplosione ha cosi squarciato facciate di case e scagliato vetture in tre direzioni. Molti automobilisti di passaggio sono morti intrappolati nelle loro vetture in fiamme; pedoni sono stati falciati dalle schegge, o dalle lame di vetro cadute dalle finestre in un raggio di 400 metri. Lo scoppio ha gravemente danneggiato cinque edifici e ne ha incendiati tre. Volontari della Croce Rossa con le divise imbrattate di sangue hanno lavorato ore per portare in salvo i feriti, in una nube di fumo acre. Nell'aria, odore di polvere bruciata. Un inferno di sirene d'ambulanze e di autopompe dei vigili del fuoco, di spari del miliziani cristiani che tentavano di tenere a distanza curiosi e giornalisti. Alcune ore Uopo, 1 bulldozer sgomberavano le auto carbonizzate sparse per le strade, scaraventate nei negozi. Pallidissimo, il proprietario di un negozio di scarpe raccontava di essere salvo per un caso: •E' stata un'esplosione tremenda. Ero nella retrobottega quando è successo. Tre commessi sono rimasti gravemente feriti-. L'esperto di esplosivi della polizia libanese, Yussef Bitar, ha detto che l'auto era imbottita di plastico: «Probabllmente 250 chili, oltre alla benzina e alle bombole-. Nel punto dello scoppio, una buca nell'asfalto profonda quasi tre metri. L'attentato è avvenuto in coincidenza con una nuova e complessa fase della crisi libanese, contrassegnata dalla crescente pressione militare delle milizie spalleggiate dalla Sirla sul cristiano Gemayel, che la settimana scorsa ha sconfitto con le armi 11 rivale maronita Hobelka. E ieri si parlava di concentramentl di para di Damasco nell'altopiano centrale libanese, di fronte alle posizioni falangista. Il settore di Beirut in cui è avvenuto l'attentato è controllato dalla milizia di Samlr Oeagea, alleatosi con il capo dello Stato nella battaglia contro Hobelka. Il quotidiano di Beirut AlHakika, vicino alle milizie di sinistra, affermava ieri che i leader musulmani fUoslrlan! studiano iniziative per l'impeachment del Presidente, accusandolo di alto tradimento per avere bloccato il plano di pace patrocinato dalla Siria. Sembra però molto ImprobabUe che ci riescano: i cristiani, che in Parlamento sono numericamente superiori rispetto ai musulmani, verosimilmente si schiereranno tutti dalia parte di Gemayel. Ammesso che l'assemblea riesca a riunirsi. Copyright (Times Ni-v.spapcr.-, > c per l'Italia i-l.n Stampai)

Persone citate: Amin Gemayel, Gemayel, Yussef Bitar

Luoghi citati: Beirut, Damasco, Italia, Siria