La Comédie in trampoli per Genet

La Comédie in trampoli per Genet Grande successo a Parigi di «Le balcon», regia di Georges Lavaudant La Comédie in trampoli per Genet Senza esotismi e senza riferimenti all'attualità, lo spettacolo punta sulla parola poetica resa dagli attori come un concertato DAL NOSTRO INVIATO PARIGI — Eccolo Jean Genet, il ladro, l'omosessuale, il «santo, attore e martire» secondo una celebre deflnielone di Sartre, eccolo il solitario drammaturgo, il romanziere ribelle, entrato Infine nel repertorio della Comédie-Frangaise con Le Balcon, messtnscena' del trentanovenne Georges Lavaudant, uno degli astri della «nuova" regia francese. E' uno spettacolo intenso e severo, maestoso e toccante, Lavaudant allestisce Qenet con il rispetto e la devozione che si prestano ad un classico: e, in effetti, questa tragedia di tre ore e menno ha acquistato, in meno di trent'anni (fu scritta nel 1957), qualcosa di imponente e di profondo, qualcosa di propria-, mente raclnlano. In un bordello-casa delle illusioni, diretto da madama Irma, uomini come noi danno Ubero sfogo all'erotismo dellimmaginazione, sognando d'essere ciò che non sono: ti vescovo che assolve e benedisce, ti giudice che condanna, Il generale che s'immola nel sacrificio supremo. Ma fuori la rivolta esplode: per non cedere alla sedizione, bisogna restaurare un simulacro di potere, che placherà le masse ribelli. I finti vescovo, giudice, generale lo saranno davvero, madama Irma sostituirà la regina scomparsa o mal est' sttta. Ma la verità d'una fan tasta solitaria e ribelle, d'una fantasia al confine del morbo e del vieto reggerà all'impatto con la bruta volgarità del sodate? No, certamente: a Irma non resterà che rimandare a casa i propri udienti* dopo che la loro rappresentazione, dal bordello alla piazza, s'è ri' salta in un'Inutile, carnevalesca parata. Con l'aiuto del suo scenografo abituale Jean-Pierre Vergler, Lavaudant ha deliberatamente sottratto Le Balcon ad ogni tentazione di esotismo di rococò: niente pianoforti, speccht, lampadari, tappeti, cariatidi nel celebri salotti di madame Irma, ma una possente serie dt volute da salone dt corte barocca e, come solo accessorio, un 'enorme poltrona Luigi XVI; e quando l'azione si trasferisce verso l'esterno, niente fatidico balcone del titolo, niente piazza, ma una spettrale necropoli dalle altissime mura sghembe, in cui, di continuo, crepitano spari o s'alzano pesanti cortine di nebbia fumogena. Alti sul loro trampoli da teatro antico (la prescrizione è di Qenet) i clienti vestono Imponenti costumi da El Oreco, mentre le ragazze del bordello sono in pagliaccetto da stelline del circo: il capo della polizia, i rivoltosi alludono ad un vago terzo mondo di favola, oggi che rivolte e colonialismi sono purtroppo tornati di moda. , Ma Lavaudant rifugge da qualunque riferimento all'attualità: quell'ambientazione altamente e remotamente destoricizzata è un modo, appunto, per far risuonare, come in una vuota cavea, la parola poetica di Qenet. La stessa strategia di posizione degli attori, che si parlano per lo più a distanza, quasi disponendosi ad angolo, secondo diagonali molto marcate, è calcolata ad arte, perché attraverso quel concertato camerale il lirismo, prezioso ed osceno al tempo stesso, dì Qenet si espanda. All'opposto, il registro dt recitazione che Lavaudant ha suggerito agli interpreti è di una limpida, dolorosa, spesso comica prosaicità (e, difatti, il pubblico ride spesso, di gusto: e ciò vuol dire che il tono fa, ancora una volta, la musica, dal momento che le battute di Qenet sono sinistre e spietate). Tutta (o quasi) d'alto livello la resa dei ventun Francals, come si designano qui, vecchi c piovani. Eccellenti, nel grottesco ingolfarsi e raggomitolarsi nelle loro impossibili visioni, il vescovo, querulo e infantllolde, di Roland Bertin, il giudice, fremente sino alla disperazione, di Jacques Dcstoop, e, soprattutto, il maniaco', delirante generale di Yves Qasc. Christine Fersen sigla un'ottima interpretazione facendo di madama Irma la grande coscienza vigile e commossa, turbata eppur partecipe, di questo grande cerimoniale della doppia fin zlone. E magnifico, come sempre, è quel grande attore di carattere che è Jacques Sereys, un inviato della regina di irridente cinismo, un dandy di corte dal fumismo superiore (si parla con una certa insistenza di lui come del possibile successore di Vincent alla direzione della Comédie). Non mi attardo con altri nomi meno noti all'appassionato di teatro: dico soltanto che il pubblico del Francals, notoriamente piuttosto conservatore, accoglie l'eretico ed esecrato Qenet nel suo pantheon con adesione totale. Guido Davlco Bonino o o a a o , psdpdccpcpscsucpeadcc

Luoghi citati: El Oreco, Parigi