Il Papa: ma i valori della Chiesa fan parte del patrimonio italiano

Il Papa: ma i valori della Chiesa fan parte del patrimonio italiano Nell'incontro con Cossiga l'eco delle polemiche sulla religione Il Papa: ma i valori della Chiesa fan parte del patrimonio italiano ROMA — 'E' una frontiera, ma comunque una frontiera pacifica': Con questa battuta di Papa Wojtyla al ministro degli Esteri Andreottl, che lo attendeva al confine tra piazza San Pietro e 11 territorio italiano, è Incominciata la seconda visita ufficiale di Giovanni Paolo U a un presidente della Repubblica. Dalla firma del nuovo Concordato (18 febbraio 1084) ad oggi gli Incontri fra le due massime autorità civili e religiose di qua e di là dal Tevere sono stati frequenti. Ma questo colloquio, proprio alla fine di una settimana di polemica tra laici e cattolici a proposito dell'ora di religione a scuola, ha assunto un significato particolare. L'eco della tempesta parlamentare della settimana è stato, nel discorsi ufficiali, appena percettibile, ma l'Intenzione, da entrambe le parti, di svelenire 1 contrasti è stata chiara. Anche se Giovanni Paolo H non ha certo rinunciato a ricordare 11 peso e l'influenza nel¬ la cultura cattolica in Italia. Il Papa ha parlato di «mutuo rispetto e leale collaborazione' e ha ricordato le modifiche al Concordato dovute a 'mutate situazioni storiche e culturali'. Ma ha anche sottolineato le 'radici antiche' della Chiesa in Italia. Il nuovo Concordato parla, ha sostenuto, del «valore della cultura religiosa' e ammette che «i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano: Questi due punti — ha detto 11 Papa — sono «parole nobili e illuminanti alle quali occorre e occorrerà costantemente ispirarsi con lealtà e coerenza nella soluzione del problemi concreti via via emerge! «. 'Nulla è mai definitivamente acquisito nella vicenda dei popoli e nel rapporti fra soggetti internazionali — ha risposto Cossiga — soprattutto se non c'è, se viene a mancare il continuo concorso delle volontà nel trovare risposte sempre adeguate alle sempre mutevoli istanze che l'inces¬ sante svolgersi delle realtà civili, culturali e sodali produce e alimenta'. Ma tutto si può superare se ci sono 'reciproca fiducia e vicendevole cooperazione». Il Papa è entrato nel cortile di quella che fu fino al 1870 la reggia del pontefici su una Mercedes nera decapotabile. Da piazza Venezia, dove era stato salutato dal sindaco 81gnorello, a 'Monte Cavallo' — come 1 romani chiamano 11 Quirinale —11 tetto della vettura era rimasto abbassato. Cossiga lo attendeva, in piedi, davanti alla banda dell'Esercito, a un reparto della scuola allievi ufficiali e al corazzieri a cavallo. Giovanni Paolo II, in tonaca bianca e coperto da un ampio mantello rosso (una «pellegrina») è sceso dalla vettura. Niente abbracci, una duplice stretta di mano. Pochi passi più in là, lo attendevano per salutarlo 1 due predecessori di Cossiga: Leone e Pertlnl. Il corteo si e addentrato nelle sale del palazzo. Il colpo d'occhio del corazzieri, schierati nell'omonima sala; una breve sosta — Giovanni Paolo II si è inginocchiato in preghiera nella cappella paolina —; i saluti al corpo diplomatico, mancava l'ambasciatore cinese, c'erano 1 rappresentanti dell'Urss e della Libia; e infine 1 colloqui. Cossiga e il Papa, da una parte; Craxl, Forlani, Andreottl con il segretario di Stato Agostino Casaroli, 11 sostituto alla segreteria Martlnez Somalo e 11 «ministro degli Esteri» vaticano, arcivescovo Silvestrlnl, dall'altra. Con un quarto d'ora di ritardo, e preceduti da due cerimonieri Th livrea e polpe, il capo dello Stato e 11 Papa sono finalmente giunti e hanno letto 1 discorsi ufficiali. Applausi contenuti per entrambi, saluti protocollari, e poi 11 corteo di auto nere targate «SCV» si è offerto al turisti che attendevano al di là delle transenne in piazza del Quirinale. ni. tos.

Luoghi citati: Italia, Libia, Roma, Urss