Bette Davis, una diva con l'uragano nelle vene di Ugo Buzzolan

Bette Davis, una diva con l'uragano nelle vene Bette Davis, una diva con l'uragano nelle vene La singolarità del ciclo curato da Nedo Ivaldi consiste nel recuperare titoli rari, fuori circolazione da anni, che la Rai ha in parte ridoppiato Bette Davis è. nata ilo aprile 1908 mentre suiMassachusetts infuriava un uragano di quelli che scoperchiano ''tè case. L'attrice afferma: «Quell'uragano mi deve essere entrato nelle vene». In realtà per la Davis la vita, ossia la carriera cinematografica, è sempre stata una specie di fortezza che lei 'ha preso d'assalto allo scoperto, con una gran carica di determinazione e di grinta. ^Difficili gli iniei di carriera, ■la giudicano brutta, disadorna, non sexy. Ma infine la spunta, divento protagonista, arriva all'Oscar; e poi ha periodi di declino che sembrano irreversibili; e d'improvviso torna al trionfo, e subito dopo conosce l'insuccesso e l'affievolirsi del favore del pubblico; anziana, esplode — regia di Aldrich — in due spettacolari performances horror, Che fine ha fatto Baby Jane? e Plano siano, dolce Carlotta; vecchia, continua a lavorare in tv (e lo fa sin dal 18ièy,\è tuttora attiva, e ha calcolato che celebrerà nel prossimo aprile il suo settantottesimo compleanno sul èet di un miniserial. L'impeto che ha messo nella vita lo ha trasfuso nelle interpretazioni: un'esuberanza che a volte l'ha portata teatralmente'sopra le righe, ma con cui spesso ha creato personaggi indimenticabili («I ruoli di cattiva mi sono sempre piaciuti, quelli di strega, oggi, mi mandano in visibilio»/ personaggi plasmati con una incisività e una violenza aggressiva che non hanno riscontro in attrici della sua generazione. Da domenica scorsa, \ognl domenica pomeriggio, 'Raidue dedica a Bette Davis un singolare ciclo a cura di Nedo Ivaldi, «L'orgoglio di essere diva». , Perché singolareZ.Percfié anzitutto recuperi»'..ipHjni fitnpdove l'attrtc^yd'seiitire le unghie, come quello irasmesso l'altra _ domenica. Nebbia a San Francisco, e quelli clie seguiranno , fra gennaio'Bjemraio, cos'è'ecceèiònali &iè\p^v'*nessM6~'.ha visto da un'pezzo, Ventimila anni a Sing Sing in onda domani, e quindi il famoso Schiavo d'amore dove con brutalità sguaiata e disperata disegna la figura ài Mildred la puttana, per non parlare de La foresta pietrificata dov'è l'eroina tra il sognante Lesile Howard e il bandito Humphrey Bogart, e del brillante, e inedito per l'Italia, Miss prima pagina. Ma, proseguendo, la rassegna scarta deliberatamente pellicole note che rappresentano altrettante tappe significative; cito La figlia dèi vento del '38, una risposta a Via col vento di cui doveva essere protagonista, Ombre malesi, Le piccole volpi, Eva contro Eva che ha segnato nel 'SO la sua resurrezione dopo anni di grigiore, e infine i due horror di Aldrich, altra veemente riscossa quando già la credevano liquidata. Il ciclo, sia pure discutibilmente, batte una strada di¬ versa, non frequentata;-quella dei film àìmèntitiàtl, spariti dopo la 'programmazione nelle sale, mai —per la maggior parte — utilizzati dalla tv, sei su tredici rimasti privi della colonna sonora e ridoppiati dalla Rai. Alcuni potranno costituire autentiche sorprese, altri denunceranno i loro limiti di feuilleton, ma tutti saranno testimoni nel bene e nel male della tumultuosa ed eclettica attività di un'attrice debordante, diseguale ma geniale come poche, un'attrice per cui l'arma vincente non è stata il sex-appeal ma il temperamento indomabile e lo spregio, sul set e fuori del set, di ogni convenzione. «Peccato — ha detto di recente — che quando ero giovane la censura puritana di Hollywood abbia sempre imbavagliato le mie storie». Ugo Buzzolan

Luoghi citati: Hollywood, Italia, San Francisco