Ballando con un esule rosso di Fulvia Caprara

Ballando con un esule rosso Presentato «Il sole di mezzanotte», con Baryshnikov e la Rossellini Ballando con un esule rosso li regista Hackford («Ufficiale e gentiluomo»): «Una storia molto simile alla vicenda autobiografica del protagonista» ROMA — Il ballerino sovietico Mikhail Baryshntkov, io specialista di tip top Gregory Htnet, il regista polacco Jerey Skoltmotoskl, l'attrice shakespeariana Helen Mirren e. la soave Isabella Rossellini compongono il cast di White nlghts, 41 nuovo film il Taylor Hackford, in uscita tra pochi giorni in Italia con il titolo Il sole a mezzanotte. La pellicola, che ha le coreografie di Twyla Tharp, racconta la storia di un grande ballerino russo emigrato in Occidente che, costretto a un atterraggio d'emergenza sul suolo sovietico, si ritrova a dover ripercorrere le fasi dolorose di una scélta compiuta dieci anni prima: restare nel paese natale cedendo alle pressioni ideologiche del regime, oppure fuggire nuovamente, in nome della propria irrinunciabile liberto d'espressione artistica. In Unione Sovietica il protagonista incontrerà il vecchio amore, la danzatrice (Salina Ivanova (Helen Mirren) e stringerà una nuova amicizia con Raymond Greenwood, (Qregor Hlncs) ballerino americano che ha abbandonato gli Stati Uniti in segno dt protesta contro la politica imperialista del suo paese. •E' una storta per certi versi kafkiana — dice il regista Taylor Hackford — molto simile alla vicenda autobiogra¬ fica di Baryshntkov e tutta costruita intorno al fascino dell'esperienza del bello». Reduce dal grande successo di Ufficiale e gentiluomo, Hackford, che è stato giornalista politico, definisce White nlghts un film .antisovietico, ma non semplicistico». «Ho parlato con molti esuli russi e ho ascoltato con grande attenzione le storie personali di Baryshnlkov e di Skollmowski. White nlghts non ha niente a che vedere con pellicole come Rambo e Rocky, che sono Invece dirette conseguenza della politica reaganlana». «Anche nella rappresentazione del Kgb — ha conti¬ nuato Hackford — mi sono rifatto al racconti di persone che hanno, avuto contatti diretti con quell'organizzazione. Come gli agenti della Ola, gli uomini del Kgb sono del privilegiati, arrivati al vertice della burocrazia grazie al loro cinismo e alla capacità di manipolazione psicologica». Diversi problemi logistici hanno accompagnato la realizzazione di White nlghts: non potendo girare in territorio sovietico, Hackford è stato costretto, insieme con la troupe, a cercare ambientazioni quanto più possibile simili alla Siberia e alla città di Leningrado. Lo ha aiutato soprattutto il contributo di una troupe non americana («non posso dire i nomi del componenti^ che ha raccolto nella città russa una buona quantità di materiale filmato. Il maestoso teatro Kirov, dove si esibisce Baryshnlkov, è in realtà il San Carlos di Lisbona, mentre le scene nei paesaggi nevosi siberiani sono state realizzate in Finlandia. Un film sul 1968 è il prossimo impegno di Hackford; «Mi Interessa raccontare di quell'anno di speranza che ha determinato cambiamenti fondamentali nella mentalità americana*. Gregory Hines, il ballerino di colore che in Italia è noto soprattutto per Interpretazione del film di Coppola Co tton Club, ha appena finito di girare con Peter Hymes Running scared e si accinge a portare sulle scene.di Broadxoay, il nuovo musical Mister Jelly Lord. Durante la conferenza stampa di ieri ha raccontato del suo incontro con Baryshnikov, della grande intesa che U ha uniti, delle bevute di vodka, degli sforzi compiuti nella ricerca di nuove coreografie. «Abbiamo lavorato per tre settimane negli studi dell'Amertean Ballet di New York mettendo in comune le nostre diverse esperienze dt ballerini e cercando di danza re In sintonia con gli ^viluppi della storia del film. Per rag giungere questo obiettivo è stato determinante l'aiuto di Twyla Tharp». Nella parte di Dolina Ivanova l'attrice Helen Mirren (figlia di un russo emigrato in Inghilterra) ha descritto la figura di «una grande star del lo spettacolo sovietico, una donna per cui l'amore è serri' pre secondarlo rispetto al' l'impegno lavorativo», «n motivo per cui questo film non può considerarsi né razzista né antisovletlco — ha detto la Mirren — sta Dell'aver de scritto in modo realistico i personaggi dei russi, di averne mostrato le vere facce». Fulvia Caprara Isabella Rossellini, Baryshnlkov e Skotimowski (questa volta attore) In «11 sole a mezzanotte»