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Riapre nelle Cinque Terre la bella «via dell'amore» Minacciato dalle frane il sentiero di Riomaggiore Riapre nelle Cinque Terre la bella «via dell'amore» LA SPEZIA — Quasi tutte le agenzie turistiche europee quando organizzano un viaggio che comprende anche la nostra Riviera di Levante e quindi le Cinque Terre, si informano se possono inserire nel loro itinerario la. «via dell'amore», tra Riomaggiore e Manarola. Nelle ultime estati la risposta è stata negativa perché 11 sentiero degli Innamorati era chiuso. Ora, però, da Riomaggiore assicurano: per la prossima estate la strada sarà riaperta al pubblico, Lo dice 11 vice sindaco del piccolo Comune rivierasco, Bruno Bonfiglio. •Net giorni scorsi sono iniziati i lavori di risanamento della montagna. Il primo lotto sarà finito entro maggio, quindi potremo togliere le transenne che da mesi impediscono l'accesso». La «via dell'amore» ha un suo posto importante nella vita e nel turismo delle Cinque Terre; fa parte, ormai, della storia di questo incan- tevole angolo della Riviera di Levante. Un sentiero lungo appena un chilometro e mezzo che unisce Riomaggiore alla frazione di Manarola, scavato nella parete che precipita a mare, in uno del pochi tratti non coltivati a vigna. Aperta nel 1033, la «via dell'amore» ha subito affascinato gli stranieri: erano soprattutto Inglesi che rivisitavano in cèrea di romantici cimeli i luoghi scoperti dai loro grandi Byron e Shelley. Allora, a parte la ferrovia, soltanto quello stretto sentiero incastonato nella roccia, tra agavi e ginestre, univa Riomaggiore a Manarola. Gli altri paesi delle Cinque Terre si potevano raggiungere solo per mare o in treno. Nell'ultimo dopoguerra agli inglesi si aggiunsero 1 turisti tedeschi, scandinavi, olandesi, belgi, francesi e persino gli italiani scoprirono che tra Monterosso e Riomaggiore, in una fascia collinare a picco sul mare, lunga una trentina di chilometri, tra ulivi, vigneti, prati e pinete si trovava un pezzo di paradiso. Bisognava solo camminare per conoscerlo: e le pareti rocciose della «via dell'amore» si riempivano di graffiti con cuori trafitti. In questi ultimi anni la passeggiata era diventata pericolosa per le frane che minacciavano di staccarsi dalla, parete e quattro mesi fa si decise di chiudere gli accessi con transenne. Finalmente, proprio nel giorni scorsi, sono incominciati 1 lavori di risanamento di un primo tratto: si imbriglia con grosse reti metalliche la parete rocciosa, si costruiscono nuovi muretti a secco e si rinnova la ringhiera di sicurezza a mare nel tratto piti Insidioso. La spesa prevista è di 250 milioni; per 1 lavori del secondo lotto (altri 250 milioni} si dovrà attendere 11 finanziamento della Regione. Ma intanto, a fine maggio al massimo, la «via dell'amore» dovrebbe ridiventare agibile salvo le solite raccomandazioni alla prudenza. Bruno Marchlaro