Oggi il Parlamento europeo si pronuncia all' ombra della tempesta danese sulla Cee di Fabio Galvano

v guerra raid aerei, sparatorie Oggi il Parlamento europeo si pronuncia adombra della tempesta danese sulla Cee Sarà discussa anche la crisi nel Mediterraneo - Ieri conferenza stampa di Natta sulle tesi del pei DAL NOSTRO INVIATO STRASBURGO — Spaccature Interne, voci discordi dà Roma ma soprattutto da Copenaghen, dove ormai si parla di referendum: la riforma Istituzionale della Cee — la «mlntriforma», come l'hanno battezzata 1 delusi sostenitori di una più radicale revisione del trattati comunitari — non ha una facile nascita. Oggi 11 Parlamento europeo è chiamato a pronunciarsi in forma definitiva sul compromesso raggiunto a dicembre dal ministri degli Esteri, e dal suo voto dipende la firma da parte del governo Italiano: l'aspro dibattito, rinnovatosi Ieri in seno alla Commissione Istituzionale del Parlamento, assume quindi una dimensione concreta. L'Europarlamento, che stamane esaminerà anche le mozioni d'urgenza In merito air «affare Westland» e al più recenti episodi di terrorismo (quindi crisi del Mediterraneo e capitolo libico), appariva Ieri sera spaccato sul plano istituzionale: vittima di cavillosi «distinguo», era alla deriva In una marea d'emendamenti e addirittura di diverse Interpretazioni della mozione già approvata la scorsa settimana dalla «Commissione Spinelli», mentre sul cielo di Strasburgo si addensava la tempesta danese (unica schiarita un possibile appoggio al governo minoritario da parte di un gruppo di franchi tiratori dell'opposizione). DI fronte all'apparente Impossibilita di ottenere la maggioranza a conclusione del dibattito in programma 11 21 al Folketlng, 11 premier danese Poul Schiuder aveva affermato martedì sera che, in assenza di precise garanzie di sostegno al suo «si» europeo, si sarebbe rivolto al Paese con un referendum (16 o 25 febbraio). Al governo di Copenaghen mancano sei voti. E Ieri si è appreso che un gruppo dissidente in seno all'opposizione, fatto di socialdemocratici e radicali di sinistra, potrebbe appoggiare 11 governo. Di fatto a Strasburgo, più che un «no» danese, si teme oggi quello eventuale del governo italiano. Nella risoluzione varata re genv.aio dalla «Commissione Spinelli», frutto a sua volta di delicate alchimie, ci si limitava a .confermare il giudizio, contenuto nel documento di dicembre del Parlamento europeo, ma senza affermare ecplicltamente l'impossibilita di accettare le conclusioni raggiunte dai go¬ verni. Un emendamento presentato Ieri dal conservatore Inglese Stewart Clark propone l'esplicita adesione ai risultati della Conferenza Intergovernativa, cioè alla «miniriforma»; ma non raccoglierà oggi un numero sufficiente di voti. Analoga sórte toccherà probabilmente a un altro emendamento, presentato da un gruppo di 60 parlamentari fra 1 quali figurano numerosi italiani (Romeo, Formigoni, Palmella, Corvetti, Tognoli) e che respinge 1 risultati della Conferenza. Se non ci sarà un emendamento di compromesso, quindi, 11 Parlamento non potrà fare altro che approvare la mozione della «Commissione Spinelli», dando 11 via a un dibattito interpretativo. Secondo 1 sostenitori di una «liJ nea dura» si tratta di un «no» alla riforma: essi Invitano quindi 11 governo Italiano a non firmare 11 27, quando 1 ministri degli Esteri si riunì ranno a Lussemburgo. Essi affermano che la mozione varata la scorsa settimana non fa che richiamare — an che nel «rifiuto» — quella votata a dicembre. Dal foro di Strasburgo, scelto per sottolineare un Impegno europeista che viene definito .fondamentale per i comunisti italiani., Alessandro Natta ha presentato alla stampa Internazionale le tesi del partito In vista del IT congresso, In programma ad aprile. Toccando 1 temi di più stretta attualità, egli ha affermato di essere contrario all'adozione di sanzioni o — peggio — di rappresaglie contro la Libia, e tale linea ribadirà stamane durante 11 dibattito sul terrorismo. Natta ha anche affermato, in tema di difesa europea, di «comprendere» le ragioni del premier spagnolo Gonzalez (piuttosto che quelle del pc spagnolo) in merito al referendum sulla Nato, preferendo vedere una Spagna Inter grata nell'Alleanza piuttosto che legata da accordi bilaterali con gli Stati Uniti. Sempre sulla difesa, egli si è detto contrario alla costituzione di un blocco militare europeo. Fabio Galvano ,

Persone citate: Alessandro Natta, Formigoni, Gonzalez, Natta, Poul Schiuder, Stewart Clark, Tognoli