Un western per Garibaldi, generale sconosciuto

Un western per Garibaldi, generale sconosciuto Sul set del film tv che Luigi Magni gira a Torino, protagonisti Franco Nero e Erland Josephson Un western per Garibaldi, generale sconosciuto Il regista racconta un anno di storia patria (dal '60 al '61) per riaccendere «un briciolo di sentimento nazionale» - Cast internazionale, attenta ricostruzione, ma anche un po' d'ironia TORINO — Nell'aula ài] ■ Palazzo Carlgnano è In corso la seduta del primo Parlamento Italiano. Il presidente Rattazzl cede «la parola al presidente del Consiglio per una mozione d'ordine: Cavour si alza, tra un mormorio di protesta. Ha la pacata gestualità e l'espressione controllata di un Andreottl au| stero. Comincia a parlare, In inglese. Scatta 11 radicale Bertani: •All'ordine del giorno c'era la proposta dell'onorevole Garibaldi». Lui, 11 generale, In camicia rossa sbiadita, ascolta impassibile 11 furibondo Incrociarsi di accuse. Sui banchi, davanti al deputati, giornali approssimativamente d'epoca, copie di Nazione. Giornale di Sicilia, Resto del Carlino che vanno dal 1859 al 1894. E' 11 set del film II Generai le, megaproduzione Raldue a ramificazioni internazionali, con il regista Luigi Magni a dirigere attori Italiani e no nei panni degli eroi del nostro Risorgimento: Garibaldi è Franco Nero, Flavio Bucci è Mazzini, Vittorio Emanuele il è Jacques Perrin e Cavour è lo svedese bergmanlano Erland Josephson. Una scelta, quest'ultima, forse In nome di una neutralità interpretativa nel confronti di un personaggio Intensamente odiato e amato. *Non lo conoscevo, poi ho visto platea Cavour...*, dice Josephson, e riconduce ardori storici a dimensioni di professionalità d'attore: «Non mi piace parlare dei miei personaggi mentre recito. Ho paura di rompere la tensione che ho dentro. Cavour è una personalità che cresce man mano che il lavoro va.avanti, si delinea nelle situazioni più drammatiche, nel colloqui con il re e Garibaldi.. Il film racconta 11 periodo che va dall'Ingresso in Napoli, il 7 settembre del 1860, alla tumultuosa partecipazione di Garibaldi al lavori del primo Parlamento, 11 18 aprile 1861, per chiedere inutilmente l'inquadramento del suoi volontari nell'esercito regolare. Amareggiato, il generale torna a Caprera dopo aver visto, tra 1 deputati, anche don LI borio Romano, capo della ca morra napoletana ed ex ministro di Francesco II: •L'Italia — commenta Luigi Magni — non ha mal voltato pagina.. Affascinato dal Risorgi mento, Magni sembra assi mllare il nostro '800 al mitico Far West di cui riproporre le grandi figure In un'ottica spettacolare e Insieme umanizzata: •Perché un altro Garibaldi? Ma quanti film americani abbiamo visto dedicati allo stesso sceriffo?.. E aggiunge: «Se domandate c qualsiasi ragazzino chi sia Cusler, vi risponderà immediatamente; ma se gli chiedete chi era Cialdini (nel film Philippe Leroy), II generale pronto a fermare Garibaldi in caso di una sua avanzata verso Roma... Foscolo diceva "Italiani, vi esorto alle sto- rie". £cco, mi place riaccendere un briciolo di sentimento nazionale. La bandiera è una cosa carina, non serve solo per il Mundial e per imbrattare le strade con geroglifici di "grazie azzurri". E' bene ri¬ cordare che qualcuno è morto per questo straccio.. Emerge un Garibaldi alla Simon Bollvar e un Cavour che fa l'Italia del Savola, un Mazzini troppo al di la del suol tempi, ma tutti accomu- nati dall'amore per 11 proprio Paese, e una storia senza veri vincitori né vinti, perché «ta storia non è come una partita di Roma-Lazio.. In questo film di grandi battaglie, militari e no, la ricostruzione storica rigorosa lascia spazio a un privato fatto di amicizie e amori. Maria Rosaria Omaggio è Bianca Ronzanl, l'amante di Cavour, •un Cavour finalmente meno freddo del personaggio che si studia a scuola., dice l'attrice. -Io sono l'amante ottocentesca per eccellenza, la donna che segue il suo uomo ovunque, anche in Parlamento per ascoltare quello che il popolo dice di lui. Sono la donna che lo rimprovera maternamente quando mangia troppi cioccolatini e si permette di dargli consigli politici, come hanno, sempre fatto le donne dei grandi statisti.. Magni, perché la televisione? «.S'e avessi proposto un soggetto come questo a un produttore cinematografico, mi avrebbe buttato giù dalle scale. Poi magari fanno Celentano e il suo vangelo personale.. In questo Risorgimento di uomini e di eroi c'è posto per l'umorismo del regista di State buoni, se potete? •C'è posto per un po' di leggerezza e ironia. D'altra parte Nero e Josephson tutto sono, meno che allegroni.. Alessandra Pleraccl Una pausa sul set nell'aula del Parlamento a Palazzo Carlgnano: l'Eroe dei Due Mondi al trucco pndv Franco Nero è Garibaldi: il generale idealista contro il sovrano che, come dice Magni, «non ebbe neppure il buon gusto di cambiare nome, da Vittorio Emanuele 11 di Savoia a Vittorio Knianuele I re' d'Italia, l'errino Ferdinando IV di Borbone diventò Ferdinando 1»

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