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Grande centro di cultura di Renato Rizzo

Grande centro di cultura Una proposta per ridare dignità al Palazzo degli Stemmi Grande centro di cultura ' Il gruppo di architetti e ingegneri che studia la rìvitalizzazione di via Po ha elaborato una suggestiva ipotesi - Prevede il trasferimento della biblioteca musicale ora alla Tesoriera, del Museo del cinema e di altre attività - Intanto si avvia il rinforzo della struttura crollata . Alle 12,32 di sabato 2 giugno 1984 Palazzo degli Stemmi, gioiello seicentesco di via Po è diventato macerie e polvere. Su quelle macerie e su quella polvere, nel volgere dei mesi, la polemica s'è arroventata per poi assopirsi e diventare voglia di recuperare nel più breve tempo possibile un'occasione quasi perduta. Oggi stanno per essere affidati 1 lavori di consolidamento: un'operazione che, attraverso strutture in acciaio, assicurerà la statica della facciata monumentale dell'ex Ospedale di Carità e fungerà, contemporaneamente, da sostegno alla ricostruzione della parte crollata dell'edificio. E, particolare non trascurabile, eviterà, attraverso Interventi definitivi, che 11 Comune subisca ogni anno un'emorragia di 231 milioni per noleggiare 1 ponteggi. .Queste opere — spiega l'assessore all'urbanistica Dondona — dovranno servire da supporto indispensabile alta ricostruitone vera e propria dell'edificio e alla sua futura destinatone». Proprio su questa 'destinazione, s'inserisce in questi giorni un'ipotesi formulata dal gruppo di professionisti e docenti universitari che, per Incarico del Comune, stanno approntando un ambizioso progetto di rìvitalizzazione della parte di città compresa tra piazza Castello e piazza Oran Madre. Oli Ingegneri Manfredi e Cappato, e gli architetti Chiara Ronchetta, De Ferrari e Job sostengono che per Palazzo degli Stemmi «si deve evitare un uso di tipo burocratico, che per natura deprime non solo la tratta occupata dall'edificio, ma Unterà strada. J negozi da soli, infatti, non sono sufficienti ad assicurare la vitalità del lato fiord della via: E la proposta, mai accantonata ufficialmente, di destinare ad uffici dell'Ateneo, casa protetta per anziani e opera universitaria gran parte di Palazzo degli Stemmi? «Per noi — osservano — si tratta d'una ipotesi che renderebbe la strada uno spoeto sordo, chtuso per un lungo perìodo della giornata e, sempre, la sera e nei giorni festivi. Si deve, invece, puntare su attività di forte richiamo: Attività che s'inseriscano fra quelle già vive in una zona caratterizzata da importanti strutture per la cultura, la musica e lo spettacolo: dal Regio al Gobetti, dalla Hai all'Auditorium, dal Dipartimento di discipline artistiche dell'Università alla fondazione Accorsi e, a poca distanza, al Conservatorio. Che fare, allora, In Palazzo degli Stemmi? -La nostra proposta prevede un Centro polifunzionale che utilizzi la musica e lo spettacolo come fulcro attorno a cui ruotino espressioni diverse di cultura. Ed ecco, allora, che, nell'edificio restaurato, potrebbero trovare degna sede la Biblioteca musicale Andrea della Corte (che, dopo essere stata portata alla Tesoriera ha perso i due tergi dei lettori) il Museo del Cinema, ora umiliato negli scantinati di Palazzo Chiablese; il Centro docu mentanone del Teatro Stabi Cumuli di mnccric All'Interno dle; Settembre Musica; Cinema Giovani e vari festival; musica, cinema e spettacoli per giovani; un centro di consulenza bibliografica: Il progetto (-definiamolo, meglio, per ora, "contributo".), prevede biblioteche e video-discoteche, locali comuni per seminari e prove, un foyer per esposizioni. E immagina anche un -secondo el Palazzo degli Stemmi, dopo l'ipolo» oltre a Palazzo degli Stemmi: 11 vicino cinema Massimo in cui si potranno ricavare una sala da 800 posti e due da 200 L'assessore Dondona definisce ^trionfale- l'eventuale creazione di un simile Centro in una strada che, all'epoca della sua costruzione, era stata definita per splendore e vivacità, .regina viarum: Ma mprovviso crollo del giugno '84 guarda anche alle esigenze dell'Università che vanta, nel confronti del palazzo, una sorta di diritto di prelazione: «Se si riuscissero, però, a soddisfare le esigenze dell'Ateneo attraverso un altro spazio (penso al piazzale di fronte a Palazzo Nuovo) non dovrebbero esserci ostacoli a ridare vita nuova all'ex-ospedale di Carità.. Renato Rizzo

Persone citate: Andrea Della Corte, Cappato, Carità, Chiara Ronchetta, De Ferrari, Dondona, Gobetti, Ingegneri Manfredi