Una frode da 300 miliardi di Claudio Cerasuolo

Una frode da 300 miliardi E' incominciato alle Vallette il più imponente processo per il controbilancio dei petroli Una frode da 300 miliardi Due i filoni principali del dibattimento che vedrà per un anno impegnati giudici e oltre 400 tra difensori e testimoni -1 complicati meccanismi per truffare lo Stato e le coperture assicurate da uomini di partito, alti ufficiali della Finanza, religiosi Cinque anni di traffici di, contrabbando, dal '74 al '79, più di trecento miliardi truffati alle casse dello Stato, una decina di aziende petrolifere coinvolte, una cinquantina di ufficiali della Guardia di Finanza e una ventina di funzionari dell'Utif corrotti, monsignori e segretari di uomini politici maneggioni: questo lo sfondo del maxiprocesso per lo scandalo del petroli cominciato ieri mattina nell'aula bunker delle Vallette. Il giudizio Impegnerà per più di un anno la sesta sezione del tribunale (presidente Aragona, giudici a latere Umberto Giordano e Luigi Marini, cane. Enzo Cerrato). L'accusa — E' sostenuta dal sostituti procuratori Ugo De Cresclenzo e Vittorio Corsi. De Cresclenzo ha Istruito (assieme al giudice istruttore Vaudano) l'Inchiesta sulle coperture politiche che resero possibili ie nomine del generale Raffaele Giudice a comandante della Guardia di Finanza e di Egidio De Nlle a capo dell'Utif (Ufficio tributarlo imposte di fabbricazione) di Torino; Corsi (assieme al giudice Cuva) quella sul traffici tra una miriade di aziende piemontesi, lombarde e liguri, e 1 Depositi Costieri Alto Adriatico di Porto Marghera, del petroliere Bruno Musselli. Le Imputazioni vanno dall'associazione per delinquere al contrabbando, dal falso alla corruzione e alla collusione (per 1 militari). Le frodi — Il DPL (Distillati petroliferi leggeri) usciva dal Depositi Costieri di Porto Marghera (principale azionista Musselli) diretto ufficialmente alla Slpca (controllata da Musselli) di Bruino, dove invece non arrivava mal. Il prodotto veniva dirottato alle, raffinerie del complici e trasformato in benzina di qua-: Ut a più scadente. Alla distri- ■ buzlone provvedeva la Bitu-j moli (anche qui presente Musselli), attraverso la rete defilé;, Gulf in tutto.il Nord Italia. Il contrabbando del' gasolio partiva invece dalla Slplar di Airuno (Lecco) di Salvatore Gissi e Vincenzo Calassi, due ex colonnelli della Finanza passati dalla parte del contrabbandieri. Il giudice Vaudano ha calcolato che tra 11 '75 e il '79 nel soli Depositi Costieri Alto Adriatico siano stati sottratti all'imposta dovuta non meno di 124 milioni di chilogrammi di benzina super e mezzo milione di normale, con diverse provenienze: non meno di 19 milioni di DPL inviati dalla Iclp di Mantova (già di proprietà, del presidente della Sampdorla calcio, Paolo Mantovani); altri 20 milioni di chili di benzina super dalla Sanqulrlco di Genova (di Carlo Boatti) e inviata al gruppo Glssl-Galassl-Mllani (Milani è l'unico petroliere latitante). La corruzione — Gli ufficiali della Guardia di Finanza coinvolti nello scandalo sono una cinquantina. Ognuno avrebbe ricevuto compen si in proporzione al grado e alle funzioni che ricopriva in quegli anni: anche decine di milioni al mese. A sborsare 1 quattrini erano sempre i petrolieri, Musselli In testa, che provvedevano a remunerare anche gli intermediari «poli-' tlcl», e 1 monsignori maneggioni. Le carte del processo raccontano decine e decine di episodi. Il direttore della Comit di Rovigo Zellndo Luccheslni avrebbe alutato Milani ad aprire un conto corrente a Bergamo e Rovigo (sul quale passarono miliardi) intestato a «Fagioli Paolo», persona Inesistente. Testimoni — Oltre duecen¬ to, molti i nomi eccellenti. De Cresclenzo e Corsi vogliono sentire, tra gli altri, l'on. Luigi Preti, psdl, Michele Slndona e 11 figlio di Lido Gelll, Raffaello. Da Preti 1 giudici Intendono sapere perché su un foglio (poi sequestrato) accanto al nome Bltumoll scrisse in greco «Musselli e Freato». Slndona dovrebbe raccontare di un'operazione bancaria per 800 milioni, fatta per l'amico Carlo Boatti. L'avvocato Zaccone, difensore di Sereno Freato, chiede l'audizione della moglie dello statista ucciso dalle Br, Eleonora Moro. I legali del generale Loprete, Dean e lunghetto, vogliono - sentire gli on. Andreottl e Piccoli, gli ex ministri delle Finanze Pandolfl e Malfatti, il figlio del senatore Giovanni Leone, prof. Mauro, alti ufficiali della Guardia di Finanza. Claudio Cerasuolo Il pei i-oliere liruuo Musselli arriva scortalo da Iman/ieri. Vieri Tali, és capo dell'Utif a Verona

Luoghi citati: Airuno, Bergamo, Bruino, Italia, Lecco, Mantova, Rovigo, Torino, Verona