L'amaro racconto di un «viaggio da cani»

L'amaro racconto di un «viaggio da cani» L'amaro racconto di un «viaggio da cani» Ne sono stari protagonisti alcuni viaggiatori su un treno per il Sud mentre il vero animale, un lupo, dormiva sul divano di l'classe • Ressa, sporcizia e venditori ambulanti nell'indifferenza dei ferrovieri 'Da Genova a Sapri accampati nei corridoi, davanti alle toilettes, nella sporcizia di un, treno troppo affollato. Intanto, sul velluto di due sedili di prima classe, dormiva beatamente un cane lupo. Per convincere il padrone a farlo sloggiare abbiamo dovuto chiamare la polizia ferrovia-, ria». La denuncia viene da un gruppo di viaggiatori torinesi, esasperati dal disservizio e dall'atteggiamento di alcuni ferrovieri che si mostravano •indifferenti ad ogni protesta», mentre 'tolleravano in tutta tranquillità che venditori abusivi di caffè, arancini, banane, pizze, persino di orologi e accendini, circolassero in continuazione disturbando tutti ogni mezz'ora: Il paragone con il film di Manfredi «Café Express» è Immediato. Ma la realtà, In questo caso, supera anche l'Immaginazione: quanto è successo il 21 dicembre sul «1575 Torino-Reggio Calabria» fa a pugni con le promesse di efficienza e razionalità propagandate dalla pub-' blicltà delle Ferrovie dello Stato. 1 Racconta Mario De Domi-: nicl, uno del viaggiatori che hanno praticamente obbligato 11 personale di servizio a intervenire e a stilare un rapporto: «Slamo partiti alle 16,50, senza difficoltà. I vagoni erano stipati, ma in quei giorni, sotto le feste, era la regola. I guai sono cominciati a Genova, quando sono state agganciate altre vetture provenienti da Albenga». Sono meno affollate, vengono prese d'assalto da chi cerca un po' di posto, ma la maggioranza resta nel corridoio 'Che per colpa di molti maleducati si trasforma presto in un letamaio». Nello scompartimento numero 1 c'è 11 capotreno. Accanto, al numero 2, c'è 11 cane: a termini di regolamento non può restare, dovrebbe viaggiare nel bagagliaio. La gente protesta: ha il biglietto di prima classe, mentre l'animale è decisamente fuori posto. Ma quel treno non ha bagagliaio, 11 capotreno fa da mediatore fra i più accesi mentre 11 cane dorme sul velluto e 1 viaggiatori vegliano In corridoio. Il treno corre nella notte, accumulando ritardi e sporcizia: «Corridoi pieni di cartacce, di bagagli che avrebbero dovuto essere altrove. Ferro¬ s vieri fuori servizio che fumano in mezzo ai bambini e giocano a carte, venditori ambulanti che passano e ripassano. Il personale del treno non li degna di uno sguardo: si limita a dare un'occhiata negli scompartimenti. La frase di prammatica è sempre quella . i i i a o a a i à a i a o a a a o "Biglietti non visti?". Nessuno alza il capo e il ferroviere se ne va>. Poco prima di Agropoll (sono ormai le 8), Il cane ha probabilmente una necessità fisiologica: 11 padrone lo accompagna verso la toilette e la gente insorge. Interviene il nuovo capotreno entrato In servizio a Salerno: cane e padrone rifiutano di scendere. Viene chiamata la Polfer che avverte 1 colleglli di Saprl, la stazione successiva: 'Qui nasce una mezza rissa, il treno accumula altro ritardo, ma finalmente cane e padrone lasciano il posto ai cristiani. Magra suddisfazione: nessuno ha il coraggio di sedersi su quelle poltroncine coperte di peli, in una puzza persistente che probabilmente non verrà più eliminata'. L'avventura di viaggio finisce più tardi a Reggio Calabria, con un maxi-reclamo che coinvolge cane, ferrovieri, ambulanti e regolamenti dimenticati: 'Signori si cambia, dice la pubblicità Fs Speriamo — conclude amaramente De Dominici — the cambino almeno i "Letame Express" di Natale». b. g,

Persone citate: De Dominici, Mario De Domi, Polfer

Luoghi citati: Albenga, Genova, Reggio Calabria, Salerno, Sapri, Torino