Boss liberi senza motivo Di chi è la responsabilità?

Boss liberi senza motivo Di chi è Reggio Calabria, inchiesta sul clamoroso errore Boss liberi senza motivo Di chi è ' dai NOSTRO CORRISPONDENTE REGGIO CALABRIA — L'inchiesta giudiziaria prosegue. Francesco 6cuderl, sostituto procuratore della Repubblica, tirerà le somme presto ma già si preannunclano comunicazioni giudiziarie. Secondo il magistrato chi ha sbagliato dovrà pur pagare. L'errore è di quelli piuttosto notevoli: quattro pregiudicati reggini accusati di un vasto traffico di droga tra l'Italia e l'America Latina sono stati scarcerati dopo una ordinanza a loro favore del tribunale della libertà ma senza averne diritto. I fratelli Oluseppe e Natale Morena, Guglielmo Praticò e Francesco Musolino — questi i nomi dei quattro — Infatti dovevano restare dentro In virtù di un quarto mandato di cattura emesso nel frattempo dal giudice Istruttore che, secondo le autorità carcerarle, non sarebbe mai stato notificato al loro .ospiti.. Raffaele Parcella, direttore della casa circondariale ci ì Reggio, si dichiara fuori dall'intricata vicenda: .A'of — dice — errori non ne abbiamo commessi; prima di spalancare le porte dell'istituto abbiamo controllato minuziosamente la posizione degli interessati al provvedimento dei giudici. Non vi era alcun im¬ pedimento', e quindi^noi non potevamo assolutamente trattenere alcuno». Poco importa se Natale Morena (bloccato tempestivamente dalla polizia) e Guglielmo Praticò (costituitosi ieri l'altro) 6ono tornati den-. tro. Importa invece sapere — a questo tende l'Inchiesta condotta dal magistrato cosi come le notevoli pressioni romane — come sia stato possibile commettere un slmile errore e a chi in questo caso debbono essere ascritte le responsabilità. 1 quattro scarcerati facevano parte ai una potente orga- ntzzazlone sgominata.- nel maggio '83 dalla questura di Reggio. In essa, erano inseriti a pieno titolo mafiosi di grande e medio calibro — tra l'altro 1 fratelli Sanzo e Domenico Aranltl e lo stesso Giuseppe Morena, tutti e tre latitanti e attivamente ricercati — e personaggi insospettabili della Reggio-bene come ad esemplo il direttore dell'aeroporto Tommaso Agnello. Costoro — stando all'accusa — trafficavano in eroina: la droga veniva smerciata con la copertura garantita dall'Agnello. In origine gli arresti erano stati 47 poi ridottisi a 44 con l'ordinanza definitiva di rinvio a giudizio siglata dal giudice istruttore Ippolito. E proprio l'ordinanza, che reca la data del 28 novembre scorso, conteneva il mandato di cattura che avrebbe dovuto essere notificato al quattro pregiudicati. Al palazzo di giustizia nessuno sa ancora dire come sia avvenuta la notifica visto che all'ufficio istruzione si affannano a ripetere che tutto è in regola. Il mistero appare cosi sempre più fitto e anche per saperne di più c'è ora chi si è rivolto al ministri dell'Interno e della Giustizia, come 11 parlamentare comunista Fantò. e. 1.

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