Parola mia, è un osso di morto

Parola mia, è un osso di morto LA LINGUA CHE PARLIAMO: A PROPOSITO DI TRASMISSIONI ALLA TV Parola mia, è un osso di morto In una canzone di un celebre cantautore trasmessa ogni settimana dalla televisione a chiusura di. un programma 11 cui titolo, Di tasca nostra, fa supporre un ampio ascolto, si dice che qualcosa accadeva *prtma che nascevi tu.. ' Con tutto il rispetto per l'illustre autore, si tratta di uno sproposito (ovviamente si dice «prima che nascessi tu* che non potrebbe accettare neppure il sorridente e indulgente' Luciano Rispoli, conduttore della trasmissione televisiva linguistica quotidiana Parola mia, pronto a chiamare tutti «bravo» o «bravissimo» e ad aiutare fin troppo chi non sa parole anche molto comuni col pur lodevolisslmo Intento di regalare libri (ma che cosa qualche destinatario capirà di quel libri è difficile dire). A proposito di tale trasmissione, in modo un po' Incauto si è comportato lo psicologo professor Spaltro che, da ospite, dopo aver sentito dal consulente linguistico Pier Luigi Beccaria che l'etimologia dell'ormai diffusissima parola inglese test è dal francese antico con l'originario significato di «vaso per raffinare e saggiare 1 metalli», a sua volta dal latino testum, ha detto che l'orìgine di test potrebbe essere il latino testis «testimone». No, quest'ultima etimologia è fantasiosa e non è sostenuta da alcuna ragione storica. A meno che non si torni a fare le etimologie impressionistiche dei latini che derivavano il nome del bosco (lucus) dal fatto che in esso non entra la luce (a non lucendo) mentre, semmai, In origine, la parola, designando «radura», indicava proprio un luogo dove la luce entra. Ancora una volta è da dire che è bene che ciascuno faccia 11 suo mestiere, specie se 11 mestiere altrui (in questo caso la linguistica) è difficile e induce a prendere qualche scivolone anche chi se ne intende. Nella stessa trasmissione si è sentito pronunciare laitmòtif, Invece di lattinoli/ la parola tedesca Leitmotiv, da una collaboratrice brava e simpatica ma non sempre attenta agli accenti forse per malefica influènza dello studio televisivo dal quale partono spesso fiori come Salvador per Salvador, l'altrettanto spropositato Sebàstian in luogo di Sebasttàn. Anche in questi casi come In tanti altri la pronunzia inglese e americana impera ma perché? Non si tratta forse di parole spagnole che hanno l'accento là dove lo pene anche l'italiano {Salvatóre, Sebastiano). Non per nulla la traduzione latina è comune per l'italiano e lo spagnolo. E non si è sentito pronunciare in televisione gènnlngs per Jennlngs, che pure 'era il nome di un attore tedesco (ricordiamo almeno L'angelo azzurro, accanto a Marlene Dietrich). Perché dunque pronunciare quel cognome all'inglese o all'americana? Per tornare alla trasmissione Parola mia, vorrei esprimere il mio dissenso su alcuni punti. A proposito di un dolce milanese è stato detto- che si chiama oss de mord «osso da mordere»: è, invece, oss de mori «osso di morto», denominazione che si allinea con quelle, numerose, che in molte parlate italiane si riferiscono a dolci fatti intorno al primi di novembre come, per esemplo, a Bologna le fave da morto che mio nonno mi mandava a comperare In pasticceria (e si veda 11 vocabolario milanese del Cherubini che chiama la locuzione oss de mort termine dei confettieri). Un altro punto riguarda la negazione posposta a un aggettivo o a un sostantivo. Si dice i laureati o no o i laurea- ti o noni A Parola mia è stata data come errore la prima costruzione che lo Invece considero corretta, tanto è vero che la mia strenna di Natale per gli amici è un opuscolo che si intitola La classe degli asini specializzati o no. Ola su queste colonne ebbi a spiegare le ragioni del mio punto di vista. Non precede 11 sostantivo al quale si riferisce e perciò diremo I non laureati con un non privo di accento; ma quando la negazione segue par preferibile usare 11 no, che, essendo tonico, ha anche una vita autonoma. Ad avvalorare la nostra preferenza citiamo un passo di Gramsci del tutto aderente al nostro quesito: "Napoli è la città dove la maggior parte (lei proprietari terrieri del Mezzogiorno (nobili e no) spendono la rendita agraria: Del resto Elio Vittorini non ha scritto Uomini e no? Vorrei proprio che nessuno si adombrasse per quello che ho detto ma che solo si vedesse in ciò che via via veniamo annotando il desiderio di diffondere sempre più quella consapevolezza linguistica e quella riflessione per i fatti dell'italiano che, se si deve giudicare da quanto sentiamo in giro, non sono,- purtroppo, molto diffuse. Tristano Bolelli

Persone citate: Elio Vittorini, Gramsci, Luciano Rispoli, Marlene Dietrich, Pier Luigi Beccaria, Tristano Bolelli

Luoghi citati: Bologna, Napoli, Salvador