Sequestro Lauro, è subito film

Sequestro Lauro, è subito film Sembra che tutto accada soltanto per essere riprodotto Sequestro Lauro, è subito film GENOVA — Il film sulla vicenda del dirottamento della «Achille Lauro», probabilmente, dovrà subire qualche ritardo. Il capo dell'ufficio Istruzione della procura della Repubblica di Genova, Francesco Paolo Castellano, ha Infatti detto: «Devo sentire Il comandante della "Achille Lauro", capitano Gerardo De Rosa, come testimone della vicenda; In questa occasione gli dirò anche che per il momento l'intera storia è coperta dal segreto Istruttorio e, quindi, é bene aspettare un. po'». Nel corso di una conferenza stampa tenuta a Roma il comandante De Rosa aveva annunciato la sua Intenzione di scrivere la sceneggiatura di uh film sul dirottamento del quale è stato protagonista assieme al passeggeri e all'equipaggio. E ciò, proprio mentre a New York si annuncia che Marilyn Kllnghoffer, moglie di Leon (uc¬ ciso sulla «Achille Lauro»), si appresta a scrivere una «storia» da vendere al miglior offerente, e di cui si stanno interessando una decina di stazioni televisive Usa. Un sottile disagio suscita la notizia che si stanno progettando due film sul' sequestro AcVìAchille Lauro, uno a cura, diciamo cosi, della vedova Klinghoffer, l'altro del comandante De Rosa. Ma non è, a pensarci bene, l'idea della «gara» tra1 due versioni dello stesso dramma a turbarci; né ci scandalizza l'aspetto speculativo delle due imprese, perché l'ora della riservatezza e del pudore è da tempo tramontata a tutti gli orizzonti, e non si può più umanamente chiedere, a chiunque si trovi a essere per un attimo protagonista sulla scena mondiale, di resistere alle tentazioni del secolo, di non sfruttare in questo 0 quel modo le forti emozioni, 1 pericoli, i tormenti per cui è appena passato. Dev'essere piuttosto la fulmineità della cosa, a impressionarci. Nell'antichità omerica ci volevano anni, decenni, perché l'assedio di Troia o le peripezie di Ulisse arrivassero, tramite gli aedi, nei cortili della gente qualunque; e ancora fino a mezzo secolo fa, i fatti di cronaca più clamorosi venivano portiti dai cantastorie sulla pubblica piazza solo dopo lunghe rielaborazioni. Agli eventi e ai loro protagonisti era concesso il tempo di sedimentare, di arricchirsi di sfumature, imprecisioni, abbellimenti, deformazioni leggendarie, di muovere insomma i primi passi dall'Attualità alla Storia. Lentezze ormai inconcepibili, lussi perduti per sempre. Cesare agonizza trafitto dai pugnali, e già Cassio e Bruto preparano lo script della congiura. Orlando cade a Roncisvalle, e subito i suoi cavalieri firmano un contratto per impersonare se stessi. La testa di Luigi Capeto è appena rotolata nel paniere, che Robespierre offre la sua consulenza a Monsieur Berlusconi. Non è serio pensare che se gli uomini di quei tempi ne avessero avuto i mezzi non l'avrebbero fatto anche loro. Ma certo, questa rappresentazione o rifabbricazione istantanea di tutto toglie consistenza a ciò, che si svolge intorno a noi, come se la metà della vita esistesse soltanto per essere riprodotta dall'altra metà. Per questo, forse, anche se di cose ne succedono tante, si ha a volte l'impressione che non succeda in realtà più niente. Carlo Frutterò Franco Lucentlnl

Luoghi citati: Genova, Monsieur Berlusconi, New York, Roma, Troia, Usa