D'Antoni? Un paranormale di Gianni Menichelli

D'Antoni? Un paranormale BASKETCOPPE Il Simac respira, la Berloni «vede» la semifinale D'Antoni? Un paranormale E' il commento del et azzurro Bianchini alle prodezze del regista nel finale da brivido contro il Rea! - Fuori gioco Limoges e Maccabi Mike sorrideva con queisuoi occhietti da mandarino, l'altra sera, nel corridoio degli spogliatoi al Palando, cercando invano di infilarsi il maglione rosso fra una pacca e una stretta di mano. Valerlo Bianchini aveva appena finito di commentare la sua prestazione contro 11 Re al con una Immagine lapidaria: Mike D'Antoni? Non 6 ■umano. E' un paranormale: Lui, D'Antoni, liquidava cosi l'incredibile impennata personale con la quale aveva stroncato il Re al nell'ultimo minuto: <Ho guardato su e ho visto che avevamo 5 falli. Allora ho deciso di tuffarmi su tutti i passaggi: se va bene, mi son detto, prendo la palla, se va male faccio fallo e loro hanno solo una rimessa: Tutto normale, se non fosse che questo raglonamentlno Mike l'ha messo insieme nel momento di massima crisi della sua squadra, nella coda di un'Intera partita giocata senza un cambio, contro uno del migliori playmakers d'Europa (Corbalan), quando anche le sue gambe parevano ormai di piombo. Invece eccolo bloccare da solo un contropiede a quattro, eccolo deviare un assist, eccolo rubare una palla dalle mani del medico-regista di Madrid, volare di là, chiudere il conto con quattro liberi su quattro. Questo, signori, è Michelino D'Antoni, 35 anni, 11 simbolo vero del Simac, la bandiera, se mai una squadra al mondo ha avuto un uomobandiera. Grazie soprattutto a lui Milano ha battuto Madrid ed è rimasta in corsa per la finale di Coppa Campioni, tenendosi a galla In un girone a sei che ad ogni turno sembra eliminare dal grande gioco una protagonista: dopo il Limoges, è toccato al Maccabi, incapace di recuperare in Francia 1 due punti persi in casa proprio col Re al. Ora il cammino è ancora lungo, ma gli israeliani sembrano relegati al ruolo di mina vagante sulla strada delle quattro superstiti candidate alla finalissima; lo Zalgiris che si è già preso 1 due punti di Limoges, 11 Clbo¬ na che finora ha vinto solo In casa ma a Kaunas ha fatto la sua figura, il Re al e 11 Simac. Proprio gli spagnoli, al momento, vanno considerati gli autentici capoclassifica del girone: sono passati a Tel Aviv, devono ancora andare in Francia, hanno limitato i danni a Milano (-8), basterà che non perdano mal nel loro Pabellon perché arrivino a 14 punti, quota da finale sicura. Poco importa che al Palalido questo Re al abbia convinto soltanto per tenuta fisica e carattere, con quella rimonta da 33-54 a 73-73 che ha fatto correre brividi lungo la schiena a quattromila tifosi. Con un Corbalan in migliori con • dudlvdariIndrnsmPsa(u dizioni in grado di sostenere un basket più fedele alle tradizioni realiste (giovedì 11 celebre contropiede non s'è mal visto), il Real può ben difendere la sua trincea casalinga, anche se Martin non è mal riuscito a finire una partita In.vita sua e 1 due americani non sono Jabbar e Magic. D Simac comunque respira dopo la grande paura e respirerà meglio fra una settimana, con quattro punti in classifica, dopo la visita del Li moges al Palalido. Giovedì la Peterson Band non ha voluto smentirsi, forse, ed è riuscita a vincere alla solita maniera (sputando sangue e polmoni), una partita che per più di venti minuti aveva dominato giocando bene in attacco come mai nella stagione, a dispetto del minimo contributo di Scimene, il black-out successivo si può spiegare anche con l'Insolita carenza di cambi, per via dell'assenza di Boselli e di una febbriciattola di Barivlera: solo D'Antoni, fra i milanesi, è abituato a giocare quaranta minuti. Non per niente è un paranormale. Gianni Menichelli Mike D'Antoni, più «bandiera» che mai per il Simac in Coppa

Luoghi citati: Corbalan, Europa, Francia, Kaunas, Madrid, Milano, Tel Aviv