Il Barcellona cerca di non pensare alla Juve

Il Barcellona cerca di non pensare alla Juve VERSO LA SFIDA Stasera molti assenti in campionato contro l'Atletico Madrid: da recuperare Archibald Il Barcellona cerca di non pensare alla Juve Schuster, l'incostante asso tedesco, promette già una grande partita contro Platini - L'allenatore Venables: «Possibilità pari» DAL NOSTRO INVIATO BARCELLONA — La partita di questa sera contro l'Atletico Madrid serve al Barcellona per ancorarsi al presente del campionato spagnolo, senza preoccuparsi già troppo del futuro che si chiama Coppa dei Campioni, cioè Juventus. L'Atletico Madrid alla ventesima giornata su 34 è terzo, a due punti dal Barcellona che sta a quattro punti dal Real Madrid capolista. Il quale Real incontra domani in casa l'Espanol, l'altra squadra di Barcellona, nel gioco dei destini incrociati delle due grandi città nemiche. Ieri pomeriggio, anzi ieri sera (inizio dell'allenamento alle 17,30, conferenza stampa di Venables, l'allenatore inglese del Barcellona, quando da noi si va a cena), la squadra catalana si è rimessa in moto dopo la giornata di vacanza che ha coinciso con il sorteggio di Coppa a Zurigo. Venables ha preso atto dell'indisponibilità dello scozzese Archibald, che a Saragoz¬ za, nèn'ultimó-'m'cóiitró 01 campionato vinto per 3-1, si è stirato. Essendo già Archibald tutto rotto, e rappezzato giorno dopo giorno da magie spicciole, lo stiramento può anche risultare un'occasione di riposo assoluto e di cura radicale, cosi da riportarlo in campo in condizioni decenti il 5 marzo contro la Juventus. Stasera alle 21 giocheranno, secondo il 4-4-2, Urruti, Gerardo, Miguel!, Alesanco, Julio Alberto, Victor, Schuster. Esteban, Carrasco, Clos, Amarilia. Assenti anche Cal¬ dere squalificato, Marcos e Rojo infortunati: la formazione ottimale sarebbe con Caldere (giocatore di grande ritmo, 11 «gregario» preferito da Schuster) al posto di Victor, Archibald al posto di Clos. Marcos e Rojo ai posto di Esteban e Amarilla. Marcos, ala rapidissima, aveva Iniziato la stagione alla grande prima di rompersi, anche per lui si spera in una guarigione utile alla Coppa Campioni. L'Atletico dal canto suo ha rinunciato all'argentino Fu- lol, portiere ormai tròppo antico (tanto che BUardo è in forte dubbio se chiamarlo o no per il Mundial), e schiererà Mejlas, Sergio, Ruiz, Archete, Thomas, Julio Prieto, Landaburu, Setien, Marina, Da Silva, Cabrerà. . Venables ha voluto parlare più del match di stasera che di quello di Coppa dei Campioni. Venables è un inglese colto, scrive libri gialli, commedie per la televisione, ha un'amica mulatta strepitosa, è uomo di mondo intelligente e furbo. «Dico che con la Juventus ci giocheremo la qualificazione alla pari, come possibilità. E per adesso non dico altro». I giornali madrileni ignorano quasi il Barcellona, quelli barcellonesl titolano all'italiana, «Mammamia», il sorteggio di Coppa del Campioni, dicono di partita del secolo, di sfida dei giganti, di «grande osso» per 11 club catalano. C'è poi Schuster che non parla con i giornalisti spagnoli e tedeschi e che con quelli italiani preferisce parlare adesso della partita con¬ tro la Juventus in chiave persino tecnica: «7o contro Platini, faccia a faccia? Ci sto. Faremo vedere del grosso football». Poche sentite parole, comunque. Schuster sta rompendo i ponti col Barcellona, chiede la fine del contratto che lo lega sino al 1988, ha scoperto di guadagnare la metà di Hugo Sanchez e Butragueno, 1 due cocchibelll del Real Madrid. L'importantissima moglie vorrebbe, per sé e per 1 tre figli, sole ma anche ambiente culturale più europeo di quello che trova in Catalogna: l'ideale sarebbe Augsburg, la città natale di Bernd Schuster, però coi mare napoletano o anche barcellonese, i soldi italiani e le garanzie svizzere. Schuster a Barcellona, dal 1981 al 1886, dal 21 al 26 anni, ha patito e fatto patire di tutto, fisicamente e moralmente. SI è rotto, ha rotto, è riuscito ad abbandonare periodicamente il club intanto estraniandosi anche dalla nazionale tedesca. I medici ispano-alemanni lo hanno ri¬ costrutto due vòlte, gli psfccK logi dieci. Ha insultato Herrera e Miguel! e Maradona e l'allenatore Lattek e lo stesso presidente Nunez. Si allena quasi da solo, si porta dietro la moglie anche quando è vietato. Sarebbe da mandare, al diavolo, ma vale moltissimo sul mercato, e poi c'è la sensazione che una squadra messa nel guai dal Porto di Juary In Coppa dei Campioni possa vincere con la Juventus soltanto se Schuster, sollecitato, da divo diventa dio, per quei due incontri. Gian Paolo Ormezzano La sfida Barcellona-Juventus campeggia sulle prime pagine dei giornali sportivi spagnoli. Ecco là vetrina di «Sport» di ieri. Titoli e titoli ni a sottolineare l'avvenimento, ed il tema centrale del match sottolineato nelle foto: «Cara a cara», ovvero faccia a faccia, Schuster e Platini. Ed anche una frase un po' forzata di Boniperti: «Schuster è bellissimo e spero che un giorno giochi con Platini»