Bruciano i baci di Sonia Braga donna ragno tra realtà e sogno di Stefano Reggiani

Bruciano i baci di Sonia Braga donna ragno tra realtà e sogno PRIME FILM: Babenco ha tradotto per lo schermo il romanzo di Puig Bruciano i baci di Sonia Braga donna ragno tra realtà e sogno IL BACIO DELLA DONNA RAGNO di Hector Babenco, con WlUlun Kurt, Baal Julia, Sonia Braga. Dal romanzo di Manuel Puig. Drammatico. Produzione Brasile-Usa. Cinema Romano di Torino. Questo film è una specie di capolinea, vi arrivano molte esperienze e suggestioni. Innanzi tutto, i sogni di Manuel Puig: lo scrittore argentino, che ora vive In America, è stato a lungo in Italia, ha frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia, ha fatto l'aiuto regista; per lui il cinema, come mito, come ricordo è runica alternativa e speranza quando la realtà è troppo stretta. Poi arriva, e in qualche modo si consacra, il divismo brasiliano di Sonia Braga, donna seduttrice, donna ragno, ormai consumata dal suo proprio ardore. Poi, l'impegno civile del regista Hector Babenco già autore di Pixote. Poi, l'eccellente qualità di attore di William Hurt (Brivido caldo. Il grande freddo; che qui offre una definitiva conferma. Se aggiungiamo che il produttore David Weisman è un americano con esperienze italiane e giapponesi, troviamo che si tratta davvero di un capolinea affollato, forse troppo perché l'equilibrio del film non ne risenta. Dicevamo da Cannes, dove il film era onorevolmente in gara: il regista Babenco è bravo soprattutto quando governa i sogni, la confluenza di cinema e realtà, meno originale, anche se pregevole, nel resto, Ma qual è II resto? Il film (ti romanzo) che fa da contorno al cinema? Un rivoluzionario e un omosessuale, condannato per corruzione di minori, sono rinchiusi nella cella di un supercarcere sudamericano, n rivoluzionario, già provato dagli interrogatori, attende nuove torture e teme che non saprà resistere (gli sglierri dei militari al potere vorranno sapere i nomi dei compagni liberi); l'omosessuale vuole distrarlo, alleviargli la pena, gli racconta i film che ha visto o che crede dt aver visto, le schegge del suo acceso e consapevole sentimentalismo. Cade nella triste cella lai sfarfallio di un sublime cattivo gusto Anni Quaranta, prendono corpo le immagini di un film inventato (nel libro era II bacio della pantera/ polpettone d'amore e politica nella Francia occupata dai nazisti, con una sciantosa che s'innamora del capo della Gestapo, e intorno i personaggi della Resistenza, abbastanza ridicoli, come se li figurava la semplificazione americana. L'omosessuale, che divide il mondo tra Bellezza e Volgarità, sta volentieri dalla parte della cantante innamorata del nazista, ma poco per volta anche l'altro prigioniero è preso nel gioco,. interviene, corregge secondo una logica politica. Chi può dire quanta fantasia dell'omosessuale passi a consolare il politico e quanta realtà del politico influenzi l'omosessuale? Il secondo film Immaginato in carcere, le avventure della donna ragno nei Mari del Sud, forse è la confluenza di due sogni di grado diverso, anticipa il bacio tra i due prigionieri, ma anche il sacrificio del più fragile, del più esposto. L'omosessuale era stato un informatore ricattato dai militari, ma quando sarà fuori, con i nomi dei cospiratori... Vedrete come non resti nessuno a rimpiangere gli eroi troppo sentimentali, si riscattano solo per se stessi; ma non ci sarà per loro un paradiso con tanti film e tante Sanie Braga? / Stefano Reggiani Sonia Braga-Donna ragno: un film che nasce dentro un altro film

Luoghi citati: America, Cannes, Francia, Italia, Torino