La fuga di capitali allarma il Giappone

La fuga di capitali allarma il Giappone All'estero 50 miliardi di dollari La fuga di capitali allarma il Giappone TOKYO — Il flusso di capitali finanziari giapponesi all'estero ha raggiunto nel 1986 livelli primato con un portafoglio netto acquisti di oltre 50 miliardi di dollari. Lo hanno rivelato ieri a Tokyo fonti finanziarie. E' il terzo anno consecutivo che il portafoglio estero degli investitori giapponesi aumenta al ritmo del 100 per cento: 12 miliardi di dollari circa nel 1983,26,7 miliardi nel 1984 più di 50 miliardi nel 1935, , ot t • Secondo le fonti, la fuga di capitali, principalmente verso gli Stati Uniti, si è parzialmente calmata nell'agosto e nel settembre scorsi, soprattutto dopo la riunione del «gruppo dei Cinque» a New York il 22 settembre che dichiarò guerra al caro-dollaro. In quell'occasione, il governo sollecitò gli investitori a limitare gli acquisti di titoli e obbligazioni estere per favorire il rientro di capitali in Giappone e rafforzare lo yen. Ma il flusso è ripreso impetuoso nel mesi successivi, sospinto dalla stabilizzazione della parità yen-dollaro, dalla mancanza di incentivi per investimenti in Giappone e dagli alti profitti dei titoli americani. Nel solo mese di novembre, i giapponesi hanno acquistato obbligazioni del governo Usa per 36 miliardi di dollari contro vendite di 31,7 miliardi di dollari. Stando alle fonti citate, la «fuga» di capitali proseguirà anche nel 1986.

Luoghi citati: Giappone, New York, Stati Uniti, Tokyo