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Ucciso tecnico radiologo all'interno dell'ospedale Reggio Calabria, delitto-vendetta in pieno giorno Ucciso tecnico radiologo all'interno dell'ospedale DAL NOSTRO CORRISPONDENTE REGGIO CALABRIA — Primo omicidio dell'anno nel centro cittadino, dopo 1 22 del 1985 (86 nell'intera provincia). Ma questa volta — stando alle prime indicazioni della squadra mobile che si interessa del caso — non sembra ci si debba trovare di fronte a un delitto di mafia. Le modalità di esecuzione, l'arma usata infatti lasciano indurre più ad un omicidio passionale. A . destare impressione in città è stato il luogo dove il delitto è avvenuto — gli Ospedali Riuniti — e l'ora, le 11,40. La vittima si chiamava Vincenzo Adami, 30 anni, «un bravissimo giovane» a detta di tutti Sposato con l'infermiera Giulia Romeo, 23 anni, e padre di una bimba di due anni, era un tecnico di radiologia e faceva pratica volontaria agli Ospedali con la speranza di trovare in seguito una sistemazione definitiva. Saltuariamente però lavorava per conto di un sanitario alla casa circondariale (e questo particolare è ora attentamente al vaglio degli in¬ quirenti). Il delitto — a quanto sembra — non avrebbe avuto testimoni oculari nonostante l'ora e il luogo. L'ucciso — questo si sa — era stato visto poco prima in compagnia di uno sconosciuto al sesto piano della nuova -ala» degli-Ospedali,-proprio davanti al reparto dove prestava la sua collaborazione. Improvvisamente, lo sconosciuto ha estratto una pistola — una calibro 6,35 — ed ha scaricato l'intero caricatore contro l'Adami. Tre colpi hanno raggiunto il poveretto alle spalle che è caduto proprio davanti alle scale fra il terzo e il quarto piano. L'assassino si è poi allontanato indisturbato forse in ascensore mentre accorrevano infermieri e pazienti dai vicini reparti richiamati dagli spari. Per la vittima purtroppo non c'era più nulla da fare. Può darsi, stando alle prime indiscrezioni, che l'omicida abbia avuto una breve ed improvvisa discussione con l'Adami (per il rifiuto di una prestazione?) e poi lo abbia ucciso; ma può anche darsi che il movente sia un altro, forse una donna. e. 1.