I cattolici proporranno un referendum sul commercio di armi col Terzo Mondo

I cattolici proporranno un referendum sul commercio di ormi col Terzo Mondo Mobilitazione pacifista di Acli, Pax Christi e altre organizzazioni I cattolici proporranno un referendum sul commercio di ormi col Terzo Mondo CITTA' DEL VATICANO — Se il Parlamento continuerà a mostrarsi «sordo» verso il problema del commercio delle armi e del segreto imposto per legge su questo argomento, i movimenti pacifisti cattolici potranno lanciare un referendum popolare. Adi, Pax Christi, Mani tese e organizzazioni missionarie hanno affrontato ieri il problema In una conferenza stampa, in cui è stato reso noto anche un documento redatto congiuntamente dagli istituti missionari italiani. «Chiediamo — scrivono i missionari — che l'Italia dia una prova di coraggio e scelga una normativa che si collochi all'avanguardia. Commerciare armi non è un'operazione economica come tutte le altre e i popoli della terra sono costretti da questo commercio a pagare due volte, con la fame e la guerra, gli interessi dell'industria bellica dei Paesi ricchi. Questa è una situazione che non possiamo tollerare'. Padre Eugenio Melandri, direttore di «Missione Oggi», ha precisato che il documento si riferisce implicitamente anche ai Paesi del blocco dell'Europa orientale, che alimentano una gran parte del commercio di armi nel Terzo Mondo. Il «caso» Libia ha dato Io spunto al vicepresidente delle Adi, Aldo De Matteo, di lanciare la proposta di un embargo generale, da parte dell'Italia, « verso i Paesi belligeranti e totalitari: un embargo che non distingua il grado di pericolosità delle armi. De Matteo ha detto di essere deluso perché la' più recente bozza di disegno di legge sul commercio delle armi contempla ancora 11 «segreto militare» sulle informazioni relative alla produzione e al commercio, e ha chiesto che questo settore venga affidato al ministero degli Esteri e non pia al ministero della Difesa 'Se non avremo una risposta adeguata, crediamo necessario studiare ogni possibilità, non escludendo il ricorso al referendum: I gruppi cattolici avevano chiesto tre mesi fa un incontro con l'on. Attillo Ruffini (de) presidente della commissione Difesa della Camera; ma la richiesta è stata messa all'ordine del giorno della presidenza solo ora. Alla conferenza stampa era presente anche mons. Antonio Bello, vescovo di Molletta, il successore di mons. Bettazzi alla presidenza di Pax Christi. Monsignor Bello ha espresso piena solidarietà al duemilacinquecento sacerdoti e religiosi del Triveneto che hanno firmato un documento in favore dell'obiezione fiscale contro la produzione e il commercio delle armi. L'obiezione fiscale, ha voluto precisare Mons. Bello, non va confusa con «l'evasione fiscale». Infine il presidente di Mani tese. Graziano Zoni, ha definito 'assurdo e grottesco' 11 comportamento internazionale dell'Italia che, mentre da una parte aiuta i popoli in via di sviluppo, dall'altra vende loro armi sofisticate. E ha fatto l'esempio della Libia: ottimo cliente delle fabbriche italiane, 'Oggi ci minaccia con i nostri stessi armamen- m. tos.

Persone citate: Aldo De Matteo, Antonio Bello, Attillo Ruffini, Bettazzi, Christi, De Matteo, Eugenio Melandri, Zoni

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Italia, Libia