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Donne del Pjatnickij ( IL COMPLESSO SOVIETICO AL PALASPORT?) Donne del Pjatnickij Ha 11 viso rotondo e burro-, so, la voce che squilla come, un campanello. SI chiama Nlna Kurashova e a Mosca ha marito e due figli. E' la speakerina del Pjatnickij, 11 gruppo folklorlstico di canti e danze russi che da una settimana è al Palasport, al Parco Rufflnl, e che terminerà le repliche domenica 12. E' lei che con la sua voelna squillante presenta in Italia-1 no una dopo l'altra le canzoni e le danze che l'agguerrito gruppo sovietico esegue sul, palcoscenico del Palasport.1 •Ma in italiano so dire sol-, tanto quello, la dizione l'ho: imparata da uno speaker dì Radio Mosca che si occupa delle trasmissioni per l'Italia. So il significato delle parole che pronuncio, ovviamente,' ma non saprei dire una paro-, la di piti». Lavora come corista nel Pjatnickij da 15 anni, prima era in un complesso folklorlstico siberiano. Il ruolo di presentatrice ormai è suo:' «Ho già presentato in molte lingue, pur senea conoscerne neanche una: in tedesco, po-\ lacco, serbo-croato, boemo, finlandese. Mi chiedo perché il pubblico ride sempre quan-. do, alla fine del primo tempo,' onnuncio: Intervalla» (con la a finale n. d. r.). Tatjana Ustlnova è l'anziana coreograf a del gruppo, lavora con questo complesso dal giorno in cui è nata la sezione di danza: 1936. Spiega: •Ho sempre amato le danee del mio popolo, per questo mi sono specializzata in questo genere di coreografia. Durante lo spettacolo il pubblico ha modo di assistere a dante di varie regioni della Russia: r-j chorovod, girotondi, di Mosca, le dante di Tuia e Rjaean. E' tutto un patrimonio folklorlstico che conserviamo"] con amore e che nei paesi deiila campagna russa si tramandano di generazione in generazione. Ancora oggi, secondo una tradizione iniziata nel secolo scorso, partono spedizioni etnologiche nelle zone piii lontane per recuperare canti, danze, tradizioni». Valentin Levashov, diretto-! re artistico, musicista, compositore conclude: «/I compi to di un complesso folklotisti-\ co come il nostro è quello di' mantenere la linea tradizionale, il repertorio, ma allargarlo anche alla nuova realtà del mondo sovietico di oggi». se. tr.