Seat- Volkswagen, accordo fatto di Piero Casucci
Seat' Volkswagen, accordo fotte Seat' Volkswagen, accordo fotte L'accordo Seat-Volkswagen, che prevede l'acquisizione da parte della seconda del 51 per cento del pacchetto azionario della società spagnola, è praticamente cosa fatta. Il governo di Madrid ha deciso, attraverso l'Ini, di assumersi, in tutto o in parte, i debiti della Seat per un ammontare di 167,6 miliardi di pesetas e di concedere un fondo di 17,6 miliardi di pst per incrementare la sua liquidità (totale 185 miliardi). Senza questo sforzo da parte statale l'accordo non sarebbe andato in porto perché la Volkswagen non intendeva assumersi il passivo della Seat che solo con l'operazione ora decisa raggiunge là bella cifra di circa 2000 miliardi di lire. L'intero plano prevede un impegno finanziario di 500 miliardi di pesetas (5500 miliardi di lire). L'accordo assicura alla Seat un futuro più tranquillo, fi' previsto un aumento del 75% della produzione in 4 anni e massicci investimenti per migliorare e ammodernare gli impianti nonché per sviluppare nuovi modelli. Oià nel 1.9% dovranno essere prodotte almeno :f00 mila auto contro circa 320 mila nel 1985 (il massimo fu raggiunto nel '74:365 mila). E' anche previsto che il numero dei dipendenti, attualmente 23 mila, venga ridotto a 20 mila sin da quest'anno attraverso prepensionamenti e incentivi vari. Fondata nel 1950 con l'intervento determinante della Fiat, la Seat ha prodotto a tutt'oggi oltre 5 milioni di auto che hanno costituito, per decenni, la spina dorsale della motorizzazloneV spagnola a partire dalla leggendaria •600; prodotta a tutto ti 1974 in 800 mila unità. Di '124* ne sono state costrutte 900 mila e di '127. sino al 19841 milione 400.mila, record assoluto in Spagna per un singolo modello. Nel 1975 la Seat acquisiva lo stabilimento della Britlsh Lei/land a Pamplona (ora vi costruisce 400 'Polo, al giorno). L'inizio della collaborazione con la Volkswagen va fatto risalire al 1983 con il montaggio della .Passat.; seguiva nel 1984 quello della 'Santana». L'./btec» e la 'Malaga, rappresentano la sua storia più recente. Tali modelli però non sono temiti a migliorare la situazione di questo costruttore sul mercato interno. Nel primi dieci mesi '85 la Seat è scesa all'11,6% dal 14,3 del corrispondente periodo 1984. La 'Ibiza., la cui com¬ mercializzazione risale all'estate di due anni fa, risultava al 14° posto fra le vetture più vendute in Spagna nelprimi 10 mesi '85, superata dalla 'Panda. (IV) e dalla 'Malaga. (13"). Ottobre comunque è andato bene per la Seat che dovrebbe aver chiuso l'anno con una percentuale di penetrazione non molto inferiore a quella 1984. Fra i costruttori operanti in Spagna, la Renault e la Opel hanno migliorato la propria posizione, mentre la Peugeot-Talbot si è mantenuta costante. La Ford è in calo e, ancora di più, la Citroen. Vediamo il raffronto tra i primi 10 mesi 1985 e 1984: Renault 31,3% (302); Ford 13,9% (14,9); Peugeot-Talbot 13,4% (13,1); Opel 11,7% (10,4); Seat 11,6% (14,3); Citroen 6,1 (8); Volkswagen-Audl 8,4% (8). Tenuto conto del buon andamento del quarto trimestre, si calcola che nel 1985 siano state immatricolate in Spagna 530 mila auto nuove 'di cui 55 mila importate, con un incremento del 5% rispetto all'84. Ma dal momento che la Spagna è entrata nella Cee gli altri costruttori continentali dovrebbero finalmente poter giocare le loro carte. Piero Casucci
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