L'auto spagnola entra nella Cee, cosa cambia?

L'auto spagnola entra nella Cee, cosa cambia? I riflessi sul mercato internazionale dell'ingresso djLun Paese finora protetto da rigide barriere doganali L'auto spagnola entra nella Cee, cosa cambia? Dal 1° gennaio la Spagna (insieme con il Portogallo) » fa parte della Comunità economica europea. In campo motoristico ha una notevole tradizione. lAttualmente esistono 1230; macchine ogrà'mille abitanti-.- - Quasi il 70% della produzione è esportato: neppure il Giappone arriva a tanto. Situazione e prospettive. Speranze dei costruttori esteri N° uniti 1.500.000-! 1.000.000H 500.000- Produzione di vetture in Spagna dal 1955 1.200.000 1.020.0 600 19S5 1960 196S 1970 1975 1980 1985 Dalle 11.500 vetture c Dal 1° gennaio di quest'anno Spagna e Portogallo sono entrate a far parte della Comunità Economica Europea, che cosi si è allargata a dodici Paesi. E' stato un avvenimento atteso e sofferto, comunque una tappa importante. Nell'occasione si è molto parlato dell'influenza che 1 due nuovi partners comunitari avranno, progressivamente, nella struttura produttiva e nella domanda di mercato che si avvicina a 200 milioni di consumatori; e accanto a prospettive Interessanti non mancano preoccupazioni per la concorrenza «interna», specialmente in materia di prodotti agro-alimentari, in cui appunto Spagna e Portogallo vantano una posizione di prim'ordlne. Pochi, invece, si sono soffermati sulla nuova sistèma- ostruite nel 1955 si è passatio , i o 1 i 0 a n o - zlone del mercato automobilistico (il discorso riguarda esclusivamente la Spagna, che è un forte produttore di autoveicoli). Eppure, questo comparto economico-industriale può portare a modifiche sensibili, sia pure con gradualità. La Spagna, e in particolare la Catalogna, infatti, non. soli tanto ha un'antica tradizióne In materia (la prima automobile iberica è nata nel 1699, e sono sorte, fra il 1913 e 11 1935, ben 45 marche, di cui le poche superstiti scomparse con 11 disastro della guerra civile del 1936-'39), ma nella seconda metà degli Anni 40 ha ricominciato a ricostruire anche questa industria grazie all'intervento finanziario dell'Ini (ente statale creato a immagine della nostra Iri) e di alcune aziende europee come la Fiat con la partecipazione nella Seat, della Renault nella Fasa e più tardi della Citroen e della Slmca, fino all'ingresso (1976) della Ford e (1980) della General Motors. Sta di fatto che la crescente domanda di autoveicoli sul mercato interno è stata soddisfatta da una produzione locale che In vent'annl è passata da meno di 150 mila unità annue a circa un milione 200 mila, mentre la densità è salita nello stesso periodo da 25 a oltre 230 vetture ogni 1000 abitanti. - Ma finora si è trattato essenzialmente di un mercato autarchico, o se preferiamo protetto da imponenti barriere doganali, che praticamente hanno reso quasi chimerico l'acquisto di vetture Importate. Il dazio doganale sugli autoveicoli di provenienza Cee è stato fino a oggi del 36,7 per cento sul prezzo franco frontiera, e del 48,9 per cento nel caso di auto provenienti da Paesi terzi. Di poco Inferiore è il valore Imponibile doganale per 1 veicoli industriali. Inoltre bisogna aggiungere un'..imposta di conguaglio» ti oggi a un milione 200 mildel 13 mer cento, oltre a quella generale sulle vendite che varia dal 21,6 al 24 per cento a seconda della potenza fiscale. E' dunque facile comprendere perché le vendite in Spagna di vetture estere siano poche decine di migliata annue su un totale di circa 500 mila immatricolate. Quest'ultima cifra, messa a raffronto conia produzione, aiuta, a capire..il fatto che quasi' lì 70 per cento delle auto costruite In Spagna è esportato. Neppure il Giappone arriva a tanto, in termini percentuali. In cifre assolute, nell'84 la Spaga ha infatti spedito fuori del confini 707.677 vetture (di cui oltre 645 mila nella sola Cee), In questa situazione, che cosa significa l'ingresso della Spagna nella Cee? In teoria, si dovrebbe verificare un graduale Incremento delle Im¬ la • Domanda crescente a o portazioni di autoveicoli este ri, In sintonia con la rlduzlo ne progressiva del dazi (ed è una prospettiva che inevitabilmente allarma 1 produttori locali, già alle prese con una domanda interna oggi piuttosto fiacca). Le esportazioni verso gli altri mercati comunitari non dovrebbero aumentare che in misura abbastanza contenuta, dal momento che fino a ieri le Importazioni dalla Spagna erano gravate da dazi decisamente inferiori a quelli protezionistici adottati da Madrid, e che comunque saranno a loro volta ridotti in forza del dettato comunitario. Ma, passato il periodo di transizione, non dovrebbero — si spera — verificarsi gli stessi scompensi che ancora recentemente hanno agitato l'Europa «verde». Ferruccio Bernabò

Persone citate: Ferruccio Bernabò