Corradini ora è una realtà di Giorgio Barberis

Corradini ora è una realtà Corradini ora è una realtà «Mi sono guadagnato la fiducia di Radice, confessa il giocatore, e questo mi aiuta molto» TORINO — Tra le novità piti interessanti dell'attuale Torino c'è senz'altro l'elevata costanza di rendimento espressa dalla coppia difensiva (con vocazione all'Inserimento in avanti e al gol) formata da Francini e Corradini, Se, infatti, per Francini erano In molti a prevederne l'ascesa, non altrettanto si può dire per Corradini che, in maglia granata dall'estate '82, sembrava non riuscire ad esprimersi su livelli accettabili per una squadra con ambizioni di classifica. Dopo un promettente finale nella passata stagione, che gli guadagnò la conferma, Corradini quest'anno ha confortato la fiducia di Radice con prestazioni sempre lar- gamente sufficienti, al punto che 11 suo nome è diventato abituale tra quelli del migliori difensori del campionato. E non pochi si sono stupiti che Bearzot non lo abbia preso in considerazione per la «sperimentale». •Certo una convocazione mi avrebbe fatto piacere — ammette — ma, visto che non è arrivata, continuo per la mia strada. Gioco nel Torino. ed è al Torino che, prima di tutto, devo pensare-. L'espressione scanzonata tende a celare la dimensione di un ragazzo di 25 anni (li compirà 11 24 febbraio) che, messo 11 diploma da ragioniere nel cassetto, vive con semplicità 11 momento felice: Non ci sono segreti per spiegare questa stagione se non ti fatto che sento di essermi guadagnata la fiducia dell'allenatore, E questo aiuta molto. Nella mia prima stagione con ti Torino ero militare, faticai ad inserirmi. Quando arrivò Radice ebbi un buon avvio, in precampionato e Coppa Italia, poi fui escluso per scelta tecnica. La mia rivincite, (2 momento piti bello fu quel gol che segnai nella passata stagione alla Cremonese dopo 4-S mesi che non giocavo. Oltretutto è stata la mia prima rete in serie A». 'in realtà — spiega Radice rifacendosi alla passata stagione — Giancarlo fu vittima del buon momento della squadra. Me lo ricordo nelle prime partite e quando lo esclusi ad Empoli, perché in difesa qualcosa non andava ed allora cercai di cambiare: fuori Galblati, fuori Beruatto, fuori lui. Avevo bisogno di vedere anche altri. Fatto sta che la squadra incominciò a girare in un certo modo ed allora fu naturale non più cambiare. E' un po' il discorso che oggi potrei fare per < Cravero o l Pusceddu, costretti a far panchina-. Ritrovato 11 posto, Corradini lo ha difeso nel migliore del modi. 'In effetti, l'interpretazione attuale del mio ruolo mi sta davvero bene — conferma l'interessato —-. Ad un difensore abitualmente si chiede di spezzare il gioco altrui e basta. Invece, così coinè mi chiede di fare Radice, mi sento piti partecipe del gioco, del risultato della squadra. Il mio atteggiamento apparentemente distaccato? Non sono uno che si mette a far la guerra... Però se uno correndo si ingobbisce, non vuol dire che per questo sia gobbo-. Le sue aspirazioni sono concrete: -Il mio traguardo principale è quello della' squadra, continuare così per arrivare a conquistare un posto nella prossima Coppa, Uefa. Ed il discorso passa,' quindi, subito attraverso la trasferta di Firenze dove è necessaria la conferma di un risultato positivo. Il Torino sta vivendo un buon momento di gioco, occorre riuscire a concretizzarlo fuori casa come finora non siamo riusciti a, fare». Giorgio Barberis. Il Torino con lui e Francini ha una delle migliori coppie difensive

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