Ma tutti gli occhi cercavano Baudo di Alessandra Pieracci

Ma tutti gli occhi cercavano Baudo Ma tutti gli occhi cercavano Baudo DAL NOSTRO INVIATO PARMA — Il pubblico al Teatro Regio cercava di palco in palco Pippo Baudo, per spiarne le emozioni durante ti debutto di Katia Ricciarelli in Jérusalem. Era tutto un fremere di cappellini e un discreto voltarsi di teste, in una palpabile, incontenibile curiosità degli spettatori verso la favola rosa del due fidanzati. Lui, affaticato reduce della lunga notte di Fantastico 6, l'aveva raggiunta in albergo, al »Maria Luigia». Frotte di giornalisti e curiosi hanno a lungo tentato di vedere la coppia, ma la direzione dell'albergo aveva ricevuto istruzioni precise: non disturbare signorina Ricciarelli, finché lei Va non -avesse telefonato,] autorfy'pÉMuaw incontri j I j f A Parma, Baudo ha portato la figlia quindicenne Tiziana, in un'atmosfera di familiare intesa prima delle noeee dell'anno, il 18 a Militello, cinquemila invitati previsti. In teatro, mentre la cantante era in scena (strascico calpestato da un'incauta corista durante il primo atto, un acuto di Luchettl prolungato solitario qualche istante di troppo non l'hanno apparentemente turbata), il fidaneato l'ha attesa chiuso in camerino o seguendo l'opera discretamente appartato nella seconda fila del palco reale, la figlia Tiziana davanti a lui. Anche qui, aveva chiesto espressamente una sorta di postazione difensiva contro un eventuale assalto di curiosi. L'aUesùrdel&tù è andata così delusaf Ira un falso%vvistamento e l'altro: qualcuno ha II per li. scambiato per Baudo persino il capoclaque, anziano erede di una nobile famiglia parmigiana economicamente decaduta, perennemente presente, per diritto acquisito, nel primo palco di proscenio. Pippo e Katia sono infine apparsi insieme, dichiarando felicità e ringraziamenti a larghi sorrisi, solo al ricevimento organizsato a Palazzo Marchi dopo la rappresentazione. Il Regio, poco più di un miglialo di posti, era esaurito: poltrone da 150 mila lire offerte dai bagarini a oltre un milione, molte signore con la pelliccia diligentemente piegata sulle ginocchia e il cotillon alla violetta ih mano perché la disperata, gentile guardarobiera è stata costretta a ri-* mandare indietro le ultime ondate dell'alluvione di spettatori. Qualche bel nome della prosa (Lydia Alfonsi e una frusciante Valeria Moriconi), alcuni onorevoli in rimpatriala (Borri, Ferrarinl, Fabbri), un po' di intellettuali (Bevilacqua e Coldoni), molti stranieri (il sovrintendente di Salisburgo e quello di Zurigo), insieme agli ultimi discendenti di Verdi (i Verdi Carrara, nipoti della fi glia che il compositore adottò) hanno fatto da cornice dorata al debutto tinto di rosa. Ma non di rosso. Assenti in blocco, infatti, tutti i comunisti, in segno di protesta e polemica. I demoproletari hanno distribuito un volantino, all'ingresso del teatro, in cui chiedevano «l'applauso del loggione» denunclando «l'amministrazione comunale per Sperpero». ' Alessandra Pieracci

Luoghi citati: Parma, Salisburgo, Zurigo