Il sindaco di Verona nei guai l' accusa è interesse privato

Il sinda€0 di Verona nei guai Vactusai è interesse private Chiesto il rinvio a giudizio anche per altri 7 amministratori Il sinda€0 di Verona nei guai Vactusai è interesse private DAL NOSTRO CORRISPONDENTE VERONA — Il rinvio a giudizio per interesse privato in atti d'ufficio del sindaco di Verona 11 de professor Gabriele Sboarlna o per al trino ve Impufay.de^.qafftAsNa center» è stato chiesto dal sostituto procuratore del tribunale di Verona Ouldo Papa-, Ha. Gabriele Sboarlna ed altri sette pubblici amministratori facevano parte del consiglio d'amministrazione dell'Ente Fiera di Verona (Sboarlna come presidente) che nel 1981 assegnò al consorzio di imprese Mazzl-Recchia di Verona i lavori per la costruzione del grande centro che ormai è quasi finito con costo superiore ai dieci miliardi, destinato a diventare 11 punto d'incontro dei produttori agricoli e del trasformatori industriali di tutto 11 mondo. Oli altri amministratori sono Mario Lavagnoli, vicepresidente dell'ente ed ex deputato del pei; Luigi Zentl, presidente del Consorzio Agrario; Antonio Rancan, sindaco de di Cotogna Vene¬ ta; il commerciante Luigi Caldana; Silvano Bragantlnl, funzionare di banca; Alessandro Sterzi, socialista; Marco Bisagno; oltre ad Alberto Farina, industriale, nel mptcmpoé^ljb.; ■ v..>rrin ir rinvio £ giudizio per concorso in interesse' privato ri-, guarda anche i due titolari delle imprese Eros Mazzi e Massimiliano Recchlà. Il magistrato sostiene che le due imprese •si-erario associate tra di loro nelcorso delle trattative private quando erano già state fatte le offerte delle singole aziende, nonostante the molte altre avessero offerto condizioni più favorevoli, proponendo un aumento del prezzo base di molto inferiore: E ciò allo'scopo di favorire i Molari della ditta Mazzi e Recchia». Insomma 11 Consorzio di imprese sarebbe stato realizzato «su misura» per favorire le due aziende veronési nell'acquisizione dell'importante ; commessa. La difesa, del..consiglieri d'amministrazione dell'ente è sempre stata ih questi .anni lineare: le condizioni praticate dalle due imprese temporaneamente associate erano le più vantaggiose. Per far valere questa linea gli ammlhistratorl della Fiera avevano anche presentato le dichiarazioni di parecchi tecnici e in particolare quella dell'ingegner Angelo Vaccari, che a suo tempo aveva curato per la Fiera la valutazione dei prezzi proposti dalle aziende concorrenti e poi le perizie di tre ingegneri. Evidentemente 11 giudice Papalia non ha ritenuto pienamente attendibili le considerazioni e le valutazioni degli esperti è dopo lunghi mesi di silenzioso studio delle pratiche ha deciso per 11 rinvio a giudizio consegnando la sua requisitoria al giudice istruttore. C'è 11 pericolo di una crisi istituzionale dato che Gabriele Sboarlna secondo le linee imposte agli amministratori de dal segretario del partito. De Mita, essendo inquisito dovrebbe dimettersi. Sboarlna, sindaco anche nella precedènte amministrazio¬ ne comunale di Verona (dopo esser stato segretario provinciale de, deputato e presidente della Fiera), era stato rieletto con oltre ventimila preferenze; tìbrtestatì te li^artM avesse deciso di' candidarlo ! alla Ifegtòne^Veneto é,ftoH%'i avesse riproposto come capolista. Ma se Sboarlna si dovesse, dimettere In attesa di un' chiarimento difficilmente potrebbe essere sostituito, sia pure temporaneamente, dal vlceslndaco socialista Benito' Pavoni, nel confronti del quale, si è appena conclusa, una dura campagna sulla «questione morale»... Quando era segretario del psl Pavoni era anche amministratore di aziende che operavano con enti pubblici. La de veronese non ha ancora preso posizione ufficiale sulla vicenda attendendo la decisione del giudice Istruttore. Ma è molto probabile che facendo una eccezione alla linea De Mita faccia quadrato attorno al sindaco più votato d'Italia ed al sindaco dello scudetto. Franco Ruffo

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