Isherwood nei tuoni di Berlino di Masolino D'amico

Isherwood nei tuoni di Berlino LA SCOMPARSA DELLO SCRITTORE CHE ISPIRO' IL FILM «CABARET» Isherwood nei tuoni di Berlino «Chi è quel giovanotto buffo cosi tarchiato e con la testa pesante come una trottola/ Un incrocio fra un maggiore di cavalleria e una padrona dt casa alquanto compita/ Che se ne sta li a sorseggiarsi una sigaretta?/ Un giovane e brìi-, tante romanziere?/ Ma che mi dice!». Cosi w. H. Auden, negli Anni Trenta, del suo grande amico fino dai tempi di Cambridge, Christopher Isherwood, piccolo, ironico e intrepido, suo complice in avventure letterarie (i tre caustici drammi antiborghesi in prosa e versi The Dog Benedi'ti the Stein, 1935, The. Ascent of FS, 1936, e On the Frantier (1938), e di altro tipo: rilevante, in questo ultimo gruppo, la spedizione alla guerra cinese nel 1938, poi raccontata nel diario comune Journey to a War. Questa spedizione avrebbe avuto un seguito sul quale le discussioni almeno in Inghilterra non si sono ancora placate a tutt'oggl, quando sempre di comune accordo, allo scoppio della seconda guerra mondiale, gli amici presero la decisione di trasferirsi in America. Avendo entrambi largamente superato la trentina — Auden era del 1907, Isherwood del '04 — non sarebbero verosimilmente stati chiamati alle armi, ma Io stesso mol¬ ti Il considerarono del traditori, e la loro popolarità ne soffri assai. Non avrebbero più fatto ritorno In patria, ma col tempo avrebbero assunto la cittadinanza degli Stati Uniti, Paese che aveva dato loro, novelli clerici vagantes, la possibilità di sbarcare il lunario còme ospiti sporadici di varie istituzioni accademiche: vedi A Single Man (1964), tradotto come Un uomo solo per Guanda nel 1981, In cui. Isherwood ha lasciato un limpido autoritratto di anziano letterato Inglese, professore per necessita In un campus californiano, alle prese con le necessita quotidiane e con le piccole incomprensioni dell'ambiente, sul quale sa peraltro gettare un occhio bonariamente satirico. Indeciso sulla direzione in cui avviare 11 proprio talento, anche da giovane Chrlsto-' pher Isherwood aveva Sboccato la strada dell'esilio almeno temporaneo, e 'per un periodo si era mantenuto a Berlino, dando lezioni d'inglese. Da quell'esperienza, che gli consenti di cogliere sul posto 1 primi minacciosi brontolìi del nazismo, sarebbero nati 1 vari romanzi e racconti ai quali, attraverso una strana serie di passaggi, è ancora oggi legata la sua fama: The Memoriàl (1932: Ritratto di famiglia). Mr Norris Changes Trains (1935: Il signor Norrls se ne va), Sally Bowles (1937), Qood-Byc to Berlin (1939: Addio a Berlino), dai quali nel 1952 John Van Druten, altro inglese trasferito in America, trasse la fortunata commedia / Am a Camera (vista anche in Italia come «Sono una macchina fotografica», con Monica Vitti e regia di Michelangelo Antonloni): a loro volta Fred Ebb e John Kander ne avrebbero ricavato un musical per Broadway, Cabaret, Infine adattato per lo schermo nel 1972 da Bob Fosse con tanto di Oscar per Liza Mlnnelll. In seguito Isherwood avrebbe rivelato che 11 memorabile personaggio di Sally Bowles, la eccentrica, affascinante amerlcanina che vive come una falena la vorticosa esistenza della Berlino fra le due guerre, si basava solo in parte su una ragazza conosciuta laggiù, il principale ispiratore essendo Invece un uomo, l'allora estroso e bellissimo letterato Paul Bowles, ricordato anche nel nome del personaggio. Cambiare scena con lo scoppio della nuova guerra non era stato un atto di vigliaccheria: lì proprio coraggio Isherwood lo aveva già dimostrato in Cina. Fu semmai un'affermazione d'individualismo, coerente con la condizione di omosessuale che lo scrittore si era .sempre rifiutato, in un Paese «omofobo» (il termine è di Gore Vidal), di vivere come una colpa. A questo punto tuttavia una svolta del suol interessi avrebbe sorpreso 1 Buoi lettori, atti a scambiare 11 sarcasmo, principale tono assunto dal moralismo nel nostro secolo, per cinismo. Pur continuando a coltivare certi «suoi» temi — con particolare successo, per esemplo, nel romanzo Prater Vtolet (1945: La violetta del Prater), ambientato a Londra ma con l'incendio del Relchstag sullo sfondo; c'è fra l'altro la satira del mondo del cinema, col quale lo scrittore era entrato in contatto — Isherwood scopri infatti la mistica indù, diventando vedantlsta e dedicando parecchi libri all'illustrazione del suo nuovo credo, alcune conseguenze del quale interessano anche la letteratura. Gran parte dell'opera di Isherwood aveva giti avuto come tema quello di spiegarne, attraverso varie voci e vari alter ego, l'autore. Ora, per il Vedanta la purezza consiste anche nel dire la verità Nacque cosi Christopher and Hls Kind, 1934-1939 (1976), canto del cigno di Isherwood e cronaca di un lontano periodo nella sua vita, raccontata In terza persona, con cesariana economia e Impassibilità E' la descrizione, senza reticenze e senza ipocrisie, della vita sentimentale di un giovane intellettuale inglese dalle tendenze «anormali», ammirevole tour de force anche sotto il solo profilo stilistico. Masolino d'Amico Isherwood visto da Levine (Copyright N.V. Revlcw of Boote. Opera Mundi e per l'Italia -La Stampa»)