La schedina rincara? E io non gioco

La schedina rincara? E io non gioco La schedina rincara? E io non gioco Secondo il titolare di una ricevitoria del Totocalcio le scommesse a Torino sono diminuite del 50 per cento - Ma c'è anche chi dice: «Non è cambiato nulla» - L'Enalotto, comunque, ha accusato l'aumento Musi lunghi, borbottìi e proteste nelle ricevitorie del Totocalcio, del Totip e dell'Enalotto per gli aumenti delle schedine, più care di circa 11 40 per cento. Per giocare, per esempio, due colonne del Toto (11 minimo consentito), da questo mese lo scommettitore deve sborsare mille lire contro le 700 che spendeva fino allo scorso dicembre. Come hanno reagito gli abituali frequentatori delle ricevitorie? Un primo dato ufficiale relativo all'Enalotto è significativo (per Totip e Totocalcio bisognerà attendere oggi): le giocate complessive, nel concorso chiuso venerdì sera, sono diminuite del 40 per cento. Lo si deduce dal confronto fra 11 monte premi reso noto ieri (un miliardo e 434 milioni) e quello precedente (un miliardo e 421 milioni), quando le colonne delle schède costavano il 40 per cento in meno. La quasi parità d'incasso, pertanto, non deve trarre in inganno. Sono reazioni simili ai <buoni propositi» del fumatore, che, di fronte ai rincari,' dice: «Smetto», per poi ritor¬ nare precipitosamente alle antiche abitudini? Il termometro Enalotto è valido anche per gli altri due concorsi nazionali? Che cosa registrano i punti di raccolta cittadina deUe schedine? •Non è cambiato nulla — sostiene una delle impiegate che raccolgono le giocate al botteghino di Galleria San Federico —, Non ci siamo ancora accorti di diminuzioni delle colonne giocate. E'vero, invece, che molti scommettitori non sono informati degli aumenti e i mugugni non si contano soprattutto da parte dei sistemisti che devono pagare decine di migliaia di lire in più. Ma per avere dati piti precisi bisognerà attendere le prossime settimane». Di diverso parere 11 titolare della tabaccheria in via San Massimo, angolo via Maria Vittoria. «Pino a questo momento (ieri alle 16, ndr) — sbotta — ho registrato > un calo del 50 per cento di colonne Totocalcio giocate». Preme un tasto del mini computer che memorizza le schedine e compare nel display un numero: 2152. « Vede — commenta —, questa è la somma delle colonne giocate nel concorso della settimana, a poche ore dalla chiusura. Prima degli aumenti ne registravo mediamente il doppio. Io stesso giocavo con alcuni amici un sistema da 134 mila lire. Ora costa 200 mila, ma i partners hanno fatto marcia indietro. Molti, informati degli aumenti, non hanno ritirato neppure la schedina. Questa mia constatatone vale per il Totocalcio come per Totip ed Enalotto. L'incasso complessivo non è diminuito di molto ma i giocatori si». Alla ricevitoria del «Bar Afarconi»,. all'angolo tra l'omonimo corso e via Nizza, non si sono accorti di sensibili variazioni rispetto ai precedenti concorsi. «Per avere un'idea piti precisa — commenta la signora addetta alla raccolta delle schede — bisogna attendere le prossime settimane. Una parte dei nostri abituali frequentatori èJuoricittà, quelli rimasti mugugnano ma poi giocano,. Interviene un cliente fisso del bar: «Mi preoccupa di più l'aumento-della benzina. Per il Toto spendevo 2800 lire il mese, ora le dite colonne mi costeranno 1200 lire in più, l'equivalente di due caffè». «Óià — sbotta un amico —, orinai slamo abituati agli aumenti, quelli della schedina come quelli della benzina, dell'abbigliamento, dei generi alimentari, delle autostrade. Noi accettiamo tutto».

Luoghi citati: Bar Afarconi, Torino