Dietro il mobilificio fallito il losco traffico della droga

Dietro il mobilificio fallito il losco traffico dello droga Cinque persone rinviate a giudizio per bancarotta fraudolenta Dietro il mobilificio fallito il losco traffico dello droga Crack da mezzo miliardo per ('«Arredamenti Gio» di Omento, dove si davano appuntamento i corrieri dell'eroina della banda Miano • Un'azienda sana portata al tracollo dal clan dei càtanesi rinvìi a giudizio per banca-T rotta fraudolenta (un crack da mezzo miliardo) l'Inchiesta del giudice istruttore Acordon sul mobilificio «Arredamenti Gio» di Druento, utilizzato dalla banda Miano per appuntamenti 'con i corrieri della droga che venivano a ritirare le «mazzette», il compenso per le partite di eroina. Stando alle indagini del magistrato, il mobilificio di Vincenzo Motta, almeno all'inizio, era un'azienda sana, con una vasta sala di esposizione a Druento e la sede legale della società In accomandita semplice, in via Carlo Noè 6, a Porta Palazzo. Tutto filò liscio finché la banda dei fratelli Miano, che controllava 11 mercato dell'eroina a Torino, mise gli occhi sulla «Arredamenti Gio», investendovi del denaro e pensando di utilizzarlo come covo per gli appuntamenti con i corrieri. Distribuite le partite di eroina prelevata a Milano, venivano a ritirare le «mazzette» a Druento, passando inosservati nel viavai di gente che affollava il salone d'esposizione. Arrestati 1 Miano, la società natore, altro personaggio spicco del clan dei catenesi e dal cognato di Santo Miano, .Pietro Oeraldl, 31 anni. Ma 1 finanziamenti scarseggiavano, e nel giro.di pochi mesi l'azienda fini sull'orlo dèi fallimento. Sempre stando all'accusa, a quel punto Ceroidi si sarebbe rivolto a Anto- T/TejteVr^M'''^ Guarnierl, che ha collezionato diversi rinvìi a giudizio per bancarotta, riuscì ad ordinare merce per centinaia di milioni e la . piazzo presso commercianti di-pochi scrupoli. Inevitabile il fallimento: il crack ammonta a mezzo miliardo. GMÉ«Ì»atei à giudizio per concorso nella bancarotta 1 soci. * Oltre 240 maglie e maglioni firmati Lacoste e Arni ani sono stati trovati nella camera di una pensione affittata da un marocchino. Tutta la merce (11 marchio è contraffatto), è stata sequestrata

Persone citate: Arni, Miano, Santo Miano, Vincenzo Motta

Luoghi citati: Druento, Milano, Torino