Comit: dal 17 gennaio l'aumento del capitale

Comit: dal 17 gennaio l'aumento del capitale Passerà da 420 a 630 miliardi Comit: dal 17 gennaio l'aumento del capitale MILANO — Venerdì 17 gennaio partirà il mega-aumento di capitale della Banca Commerciale Italiana, un'operazione che porterà complessivamente nelle «asse dell'istituto 420 miliardi. U capitale nominale salirà da 420 a -630 miliardi, mentre 1 210 miliardi di sovrapprezzo (le azioni verranno offerte a 10.000 lire, di cui 6000 di sovrapprezzo, in ragione di una ogni due) verranno Iscritti a fondo riserva. E' senza dubbio uno del più importanti aumenti decisi dall'istituto negli ultimi ventanni (un raddoppio del capitale da 20 a 40 miliardi risale al 1966), che coincide anche con un mutamento nella struttura dell'azionariato; questo, dopo anni di schiacciante presenza Irl (oltre l'89%), vede oggi uria situazione di maggior equilibrio, con la mano pubblica scesa al 61%. Tenuto conto di un prestito estero «subordinato» pari a 300 milioni di dollari attuato nel gennaio 1985 (emissione che secondo gli standard internazionali 6 equiparata a capitale) dopo 11 prossimo au mento 11 capitale Comit sfiorerà i 1400 miliardi, Nonostante la solidità della banca sia fuori di discussione, l'andamento borsistico dell'azione Comit non è però brillante: venerdì ha chiuso a 24.100 lire contro una stima prudenziale che alla fine del 1984 assegnava gfà al titolo un valore di 37.000 lire. Senza contare che la Commerciale ha appena chiuso un'annata positiva sotto molti aspetti: la semestrale di giugno se-, gnava già un aumento consistente della raccolta in lire (+26%) e In divisa (+22,3%) e un utile netto di 45,6 miliardi contro 1 40,8 del primi sei' mej^JUttt; anche nelVultlma parte dell'armo l'andamento è stato buono. Rispetto al Ì984,"1'85 ha portato grossi utili da intermediazione (tra l'altro 1 due terzi degli ordini esteri sulla Borsa italiana passano per 11 suo ufficio) e consistenti utili da cessioneBasti pensare al collocamento del 400 milioni e oltre di titoli Montedison ceduti In giugno dal consorzio al' prezzo medio di 1500 lire, di cui la Comit, in quanto membro del consorzio, era titolare di poco meno di un quarto. Una ven¬ dita che dovrebbe averle fruttato non meno di 50 miliardi. Un'altra plusvalenza, anche se decisamente Inferiore, e venuta dalla cessione del 7% del Credito Fondiario, in carico a prezzi storici, e altri utili dovrebbero emergere dall'incorporazione della Comit International. L'andamento prudente del titolo (Ir Comit oggi in Borsa capitalizza circa. 2000 miliardi, la metà del mezzi propri) riflette il comportamento dell'intero settore bancario che in un anno record come il 1985, che ha visto l'indice salire del 100,5%, ha avuto un rialzo medio di poco inferiore al 60%. Nel suo ambito la Comit, con un rialzo complessivo del 66,3%, ha dimostrato una buona tenuta, ma sempre nulla al confronto di spunti che, per 1 titoli piti importanti, si Bono situati mediamente tra il 100,11200 per cento e oltre. Valerla Sacchi

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