Fiesole festeggia Michelucci ideò la stazione di Firenze

già Micheli ideò la stazione di Firenze L'architetto n tacinquenne lavora dieci ore al giorno già Micheli ideò la stazione di Firenze DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FIRENZE — Ha quasi un secolo di vita ma e ancora attivissimo e sempre sulla cresta dell'onda. ' L'architetto Giovanni Michelucci, già consacrato alla storia per aver progettato la stazione di S. Maria Novella a Firenze, ha festeggiato Ieri il suo 95* compleanno (è nato a Pistola il 2 gennaio del 1891). Per questa occasione, l'amministrazione comunale di Fiesole, dove Michelucci abita da venticinque anni, ha allestito una piccola ma significativa esposizione di una quarantina di disegni del celebre architetto. ^Giovanni Michelucci non ama il fatto e la pomposità — dice 11 sindaco di Fiesole, Aldo Franglonl —. Così, per festeggiare il suo compleanno, ci siamo limitati a questa mostra. Fino al 15 gennaio si potranno vedere gli ultimi sciattai fatti dal maestro relativi alla ristrutturazione del centro storico di Fiesole e un'altra serie di disegni realizzati nel corso dell'85.. Là mostra, allestita nella SLietta dell'Azienda di turi-.' smo In piazza Mino, coni-, prende anche cinque litografie di Michelucci e il modellino in bronzo di un'altra delle opere più conosciute e studiate dell'architetto: la chiesa di S. Giovanni Battista, Una chiesa che ha fatto e fa discutere tuttora i fiorentini ogni volta che vi passano davanti: certo è niente rispetto all'eco delle polemiche e degli scontri verbali che suscito in tutt'Italla l'allora avveniristico progetto per la stazione centrale. Quando 11 podestà Giuseppe Della Oherardesca inaugurò nel maggio del 1933 l'esposizione del progetti per la stazione, furono ventimila 1 fiorentini che in un solo giorno affollarono 11 salone del Clquecento di Palazzo Vecchio per vedere di persona come sarebbe stata la nuova stazione. •Quello divenne l'argomento del giorno — scrisse lo scomparso Piero Bargelllni, 11 sindaco dell'alluvione, nella sua «La splendida storia di Firenze» —.Se ne discuteva ovunque, all'università e nelle officine; nei circoli di cultura e nelle botteghe, nei salotti e nei tram. La polizia dovette, qualche volta, sciogliere e disperdere gruppi vociferanti di fiorentini, che avevano ritrovato il gusto della discussione: •Il fatto fece rumore dappertutto — scrive anche l'architetto Olovannl Klaus Koenlg nel libro 'Architettura in Toscana» —. Abituati ad accettare ogni cosa pubblica come un regalo, gli italiani guardarono con sospetto, ammirazione e invidia, i turbolenti fiorentini, domandandosi: ma cosa vogliono? In realtà, cosa volessero non lo sapevano bene nemmeno loro, e infatti discùtevano a briglia sciolta». . Chi si immagina oggi otovanni Michelucci ritirato a vivere sugli allori del passato, però, si sbaglia di grosso. «Afa certo che sono ancora in piena attività — risponde con voce squillante —. Lavoro in media dieci ore al giorno. Ho molti progetti per le mani anche in questo periodo». Francesco Matteini

Luoghi citati: Fiesole, Firenze, Toscana