Natta: l'affinità pci-psi ci spinge all'alternativa

Natta: l'affinità pci-psi ci spinge all'alternativa Intervento del segretario in vista del congresso Natta: l'affinità pci-psi ci spinge all'alternativa ROMA — Toni concilianti verso 11 psi e persino verso Craxi, un duro attacco al governo pentapartito, richiamo . all'unità interna e difesa delle «tesi» presentate per il congresso di Firenze. Il segretario del pei Natta presentaucosz. in unaitntarelat«tegfaa r «Unita» pubblica oggi. Itemi già affrontatt^nriptllIsattlUwaperto un mese fa dal comitato centrale. Il congresso di Firenze sarà anche un'occasione di autocritica, ma non soltanto questo: il segretario comunista intende ridare certezze ai militanti, colpiti dall'orgia di emendamenti e votazioni nell'approvazione delle «tesi» e lo fa enunciando una serie di certézze che ripropongono molte posizioni del pel. Natta, prima di tutto, rifiuta la definizione di un partito comunista in crisi: -Si è parlato, in modi perfino grotteschi — dice il leader pei —, di una nostra sconfitta radicale e di vittorie storiche del pentapartito. Dopo pochi mesi la coalizione di governo entrava in crisi, il ministero è stato ri' chiamato in vita ma la crisi rimane Da questo passaggio prende spunto per criticare la linea economica del governo e per ricordare le divisioni in terne alla maggioranza sulla politica mediterranea: Natta appoggia in modo indiretto 1 socialisti e Andreotti, quando ribadisce la necessità del negoziato sulla questione palestinese. -L'errore — spiega 11 segretario — non è nel perseguire questa linea ma nel non averla sostenuta con fermezza e coerenza in tutte le sedi nel corso di. tanti anni». L'intera intervista è però incentrata sul temi del congresso. Ne segue una riproposi zion e del governo di programma, al centro delle tesi, Wh4m m«68i«a<Uone che pero H «processo dall'alternativa» w^^j^tlTetsere Inteso sola-,niente dalle tappe di avvici namento del pel verso 11 governo, ma tenere conto anche di quanto emerge nel sociale (una definizione che non dispiacerà certo a Ingrao). Quanto alle prospettive di nuovi rapporti con I socialisti, ci sono diversi passaggi dell'intervista che portano a ritenere prossimo un nuovo «disgelo» tra i due partiti: Natta cita il presidente del Consiglio per ricordare che anche Craxi ha riconosciuto la debolezza della maggioranza;' dice che pei e psl -provengono da una medesima matrice e conservano tanti legami unitari; è un fatto evidente e non,casuale»; sostiene che -l'esigenza del- TpjltmiatlWitoWW «WÌPrt*? dal fatto ohe per raylont ala- rtcherft^fVflOli^Ci. °oncn4, vie una maggiore affinità di interessi e di obiettivi tra alcune forze rispetto ad altre». C'è poi un richiamo che gela le speranze dell'ala socialdemocratica: nessuna «Bad Godesberg» a Botteghe Oscure, per quanto riguarda 1 Paesi a «socialismo reale», si deve fare riferimento alle po sizloni del passato congresso di Milano: «.£' scorrettezza inaccettabile — afferma Natta — sostenere che, allora, noi attaccammo la Rivoluzione d Ottobre e sentenziammo di un suo esaurimento. E' vero il contrario. Noi valutammo e valutiamo pienamente il valore storico di quello straordinario evento. Altra cosa è il giudizio sulle forme politiche ed economiche assunte da quelle società e sulle politiche Concrete dei gruppi dirigenti... Dopò aver richiamato la necessità di un dibattito non soltanto -genericamente democratico», il segretario sostiene anche la necessità di -evitare la cristallizzazione e la lotta di gruppo, perché in tal modo il dibattito non.si sviluppa ma si spegne, il fine del confronto deve restare quello dell'unità politica». g-pa

Persone citate: Andreotti, Craxi, Ingrao, Natta

Luoghi citati: Firenze, Milano, Roma