«Noi radicali siamo ridotti all'impotenza finanziaria»

«Noi radicali siamo ridotti all'impotenza finanziaria» Negri denuncia la crisi del partito «Noi radicali siamo ridotti all'impotenza finanziaria» ROMA — L'ammissione è sconcertante, specie per un partito abituato a battaglie politiche di grande clamore, e potrebbe essere presa come una boutade, se non venisse dal segretario radicale in persona: «Gli organi del partito versano in uno stato di impotenza politico-finanziaria. Non siamo in condizioni di progettare alcunché». E' quanto scrive il leader del pr, Giovanni Negri, in un editoriale pubblicato da • Notizie radicali: Questa situazione potrebbe pertanto constringere il partito ad accantonare i tenti dello sterminio per fame oppure ojuelll del diritto alla giustizia. Negri spiega nel suo articolo che non si tratta di una crisi politica. I problemi sono dunque finanziari e organizzativi, fa capire 11 segretario, che cita anche il numero esiguo di militanti sui quali s! regge il partito: oggi è composto da 794 persone, 300 in meno dell'anno scorso. Negri si augura che la situazione finanziaria del partito possa cambiare da qui al 16 gennaio, data in cui è fissata la riunione, a Ohlanclano, del consiglio federale. •Qualora non dovesse cambiare — conclude — credo che nessuno potrà non comprendermi, quando proporrò al consiglio federale l'abbandono netto e definitivo delle lotte quali quelle controia fame, per il diritto e la giustizia:

Persone citate: Giovanni Negri, Negri

Luoghi citati: Roma