Un cervello nazionale spierà i ladri delle tessere bancomat

Un cervello nazionale spierà i ladri delle tessere bancomat Il calcolatore non darà F«ok» per le operazioni irregolari Un cervello nazionale spierà i ladri delle tessere bancomat I furti, finora, sono stati limitati: 300 milioni prima di Natale -1 prelievi medi mensili si aggirano sui 6 mila miliardi MILANO — Per 1 ladri del Bancomat, che hanno colpito anche pochi giorni prima di Natale, si preparano tempi duri. La Società Interbancaria dell'Automazione (Sia) sta infatti lavorando a ritmi serrati per collegare In un unico circuito la rete nazionale degli sportelli automatici. In sostanza si tratta di far viaggiare su un canale singolo gli impulsi che le 2000 macchinette sparse in tutta Italia ricevono, in modo tale che sia una fonte soltanto a controllare l'ordine e a dare l'okay per ogni operazione. In relazione a questa riorganizzazione, sugli sportelli è stato incollato prima di Nata-, le un avviso nel quale si legge che -nelle ore notturne (dalle 24 alle 7 del mattino) e nelle giornate di domenica, nonché il 26 dicembre, potrà verificarsi temporaneamente una limitazione o interruzione del servigio-. Per evitare grattacapi alle banche, una postilla precisa che di tali disagi non è «responsabile» l'istituto di credito. Poiché nel mondo bancario la riservatezza è un obbligo, le fonti interessate ribadiscono fermamente che le interruzioni annunciate sono strettamente legate all'inevitabile lavoro di collegamento, ma è fuori di dubbio che esse sono state anche una buona mossa preventiva e rendono già oggi più ardua la truffa ai danni dello sportello automatico. Questo tipo di raggiro segue, infatti, un copione abbastanza semplice e viene messo a segno con tessere rubate o perfettamente falsificate, preferibilmente nelle ore notturne o nelle giornate festive. Il ladro del Bancomat, 0 piuttosto la piccola banda di ladri, programma una serie di spostamenti rapidi da uno sportello ad un altro e da un paese o da una città all'altra entro una determinata area e, almeno per quanto è possibile capire ricostruendo 1 casi noti, mette insieme il bottino nel giro di poche ore. Oggi la truffa è facilitata dal fatto che, nonostante la tessera Bancomat autorizzi chi la possiede a prelevare presso tutti gli istituti che fanno parte della rete, la compensazione dell'ordine da una banca all'altra non avviene in tempo reale. Ogni banca ha un suo circuito che garantisce «al massimo» che la stessa tessera, non venga usata per più di una volta al glomo nel suol sportelli, ma non pub impedire che la stessa tessera sia adoperata In modo scorretto sul sistema, Bancomat presso altri lstltu-' ti. In teoria, Infatti, ogni tessera dovrebbe consentire un solo prelievo giornaliero fino ad un massimo di 600 mila lire. Quando la rete degli sportelli sarà invece unificata sul calcolatore centrale della Sia, questi doppioni verranno evitati: 11 cervello rifiuterà il benestare alle operazioni non regolari. A dire 11 vero, anche se 1 diversi episodi hanno fatto ogni volta molto scalpore, il furto al Bancomat è rimasto fino ad oggi un fatto abbastanza circoscritto, e l'intero sistema chiude questi due primi anni di esperienza in attivo, se si pensa non solo ai vantaggi che esso rappresenta per la clientela, ma anche al risparmi nel costi che consente alle banche. Cosa sono infatti 1 300 milioni di truffa messi a segno da una banda prima delle feste natalizie contro i 6000 miliardi di prelievo medio mensile? Una recente indagine fatta da Eurlsko per la Sia ha rive lato che al giugno scorso le tessere Bancomat erano oltre tre milioni con un numero di operazioni mensile nettamente superiore al milione attuate attraverso una rete di 2000 sportelli. Oggi, in Italia, il 16 per cento delle perso-, ne che possiedono un conto corrente ha la tessera Bancomat e due terzi di costoro la usano abitualmente dalle due alle tre volte 11 mese. La composizione per professione degli amanti del Bancomat vede in testa gli impiegati (23,6%), seguiti dalle casalinghe (19,6%), dal lavoratori autonomi (16,6%) e dagli operai (12%). In coda vengono pensionati (11,6%), studenti (7,3%) e imprenditori-dirigenti (3,8%). Sono cifre che testimoniano 11 bruciante successo di questo sistema, un successo tanto più rapido se si pensa che la diffusione degli sportelli su tutta la penisola è relativamente recente. I lavori di unificazione della rete dovrebbero essere completati entro primavera. I ladri del Bancomat hanno quindi ancora qualche mese di tempo per studiare nuovi sistemi di Inganno. Ma, cosi come succede nel mondo del'informatlca per le macchine che ormai sono della seconda, terza, quarta generazione, anche costoro dovranno sofisticare 1 loro sistemi, diventare ladri in camice blan- CO Valerla Sacchi

Luoghi citati: Automazione, Italia, Milano