Per la politica mediterranea si preparano due schieramenti dentro la maggioranza

Per la politica mediterranea si preparano due schieramenti dentro la maggioranza Spadolini sul messaggio di Cossiga: «E' un avallo alle nostre indicazioni» Per la politica mediterranea si preparano due schieramenti dentro la maggioranza ROMA — Il presidente della Repubblica l'ha definita l'emergenza da battere nell'86 con un «nuovo fronte»: almeno su questo concetto, 1 commenti al messaggio di Capodanno di Cossiga sono concordi. Il terrorismo internazionale è il nemico da battere. Dopo la crisi tra Italia e Libia, in vista del dibattito sulla politica mediterranea, nella maggioranza si stanno definendo nuovi schieramenti. Senza che nessuno lo dica apertamente, il grande accusato é il ministro degli Esteri Andreotti e le sue scelte di apertura verso 1 Paesi arabi, compresi quelli meno moderati. Se 1 repubblicani, con un fondo su! loro giornale e una Intervista di Spadolini, vantano la primogenitura della linea enunciata da Cossiga in tv, che impone un coinvolgimento del Paesi dell'Est nella lotta al terrorismo, 1 socialdemocratici ribattono in tono polemico (con un articolo di Averardi suir «Umanità») accusando 11 segretario del prl di aver dimenticato che In realtà 11 vero obiettivo di Mosca è cancellare gli accordi di Camp David. Dunque non ci si può fidare dell'Urss, sostengono i socialdemocratici, per sconfiggere la minaccia che viene dal Medio Oriente. Secondo la «Voce repubblicana», invece l'invito del Presidente a promuovere «con tenacia accordi giuridici, giudiziari ed operativi fra i vari Paesi all'Ovest e all'Est per fronteggiare e per battere questa oscura minaccia alla pace e alla civile convivenza dei popoli», costituisce «un autorevole avallo — afferma l'editoriale — a una tesi che finora era stata sostenuta dai soli repubblicani». Piccoli e Scalfaro ieri sono stati ricevuti al Quirinale, e la visita al Capo dello Stato del presidente democristiano de non appare casuale. Nella de si sta preparando ad agire 11 fronte interno che da tempo, fin dalla vicenda della «Achille Lauro», giudica pericolosamente sbilanciata la politica estera di Andreotti. Se il responsabile della Farnesina può contare sull'appoggio del socialisti, altri alleati di governo difficilmente lo sosterranno. Il pli e 11 msldn, in dichiarazioni diffuse ieri, chiedono .'l'isolamento diplomatico della Libia» (11 vice-segretario liberale Palumbo) o addirittura la «risoluzione immediata di ogni rapporto politico e affaristico» con Oheddafi (nota della segreteria missina). L'intervista di Oheddafi e la smentita dell'ambasciatore libico alla nota diffusa dall'agenzia Jana sono ancora al centro di commenti e prese di posizione. Sul «Popolo» 11 direttore Galloni se la prende con l'annuncio del premier libico di essere pronto a 'Scatenare la guerra nel Mediterraneo» In risposta a una eventuale rappresaglia Israeliana, che secondo l'esponente democristiano finisce con l'annullare o quanto meno con attenuare il significato dell'incredibile comunicato diffuso dall'agenzia ufficiale di Tripoli. Galloni fa appello alle risoluzioni dell'Onu e Invita tutte le parti a seguire una strada moderata *astenendosi dell'adottare misure non contemplate dalla carta delle Nazioni Unite e dalle principali norme di diritto internazionale». E' un punto a favore di Andreotti, ma lo scontro s'inizlerà quando il ministro tornerà dal suo rifugio di vacanza a Merano. r.L

Luoghi citati: Italia, Libia, Medio Oriente, Merano, Mosca, Roma, Tripoli, Urss