Volevano colpire in tutta Europa di Ruggero Conteduca

Volevano colpire in tutta Europa 1 Volevano colpire in tutta Europa 1 Gli arresti di Bruxelles forniscono una nuova ipotesi per le indagini: il collimando doveva seminare la morte in altre capitali, oltre a Vienna e Roma - Le armi sono forse state fornite da organizzazioni estremistiche in Belgio - Mandato internazionale contro Abu Nidal? ROMA — n plano, probabilmente, era ancora più terrificante: oltre che negli aeroporti di Roma e Vienna, i terroristi palestinesi intendevano, forse, seminare distruzione e morte anche in altre città europee. Questo, almeno, il significato che gli inquirenti Italiani che Indagano sulla strage di Fiumicino (proprio ieri si è registrata la sedicesima vittima) conferiscono agli arresti di Bruxelles. Nella capitale belga la polizia ha fermato tre presunti terroristi, due arabi ed un belga, trovati in possesso di armi ed esplosivo. Otto palestinesi, sei uomini e due donne, sono stati invece arrestati ad Atene, ma già rilasciati perché nel loro confronti non sarebbero emersi elementi tali da giustificarne il fermo. Tre «mercenari del terrore», due portoghesi ed un egiziano, sono stati catturati in Francia: con una bomba volevano procurare un'altra strage nella sinagoga di Parigi. Non c'è che dire: gruppi e gruppuscoli della resistenza oltranzista palestinese si danno ormai un gran da fare. Chi 11 guida? E quale tipo di rapporti. Intercorre fra di loro? Secondo gli inquirenti italiani gli episodi di Atene e di Parigi non avrebbero a prima vista stretti legami con quelli verificatisi a Fiumicino e a Vienna. I terroristi catturati a Bruxelles, Invece, potrebbero essere stati manovrati dalla stessa mente che ha progettato le stragi all'aeroporto Schwechat e allo scalo di Roma. Da un primo scambio di informazioni, avvenuto ieri tramite l'Interpol, il giudice Domenico Sica, che insieme al collega De Marinis conduce le Indagini sull'attentato di quell'infausto 27 dicembre, pare si sia convinto a volare a Bruxelles per prendere personalmente contatti con la magistratura belga. Da Bruxelles, secondo Sica, potrebbe partire un'importante pista che condurrebbe poi direttamente a Roma: fu Hassan Aatab, 11 giovane palestinese che il 25 settembre scorso lanciò la bomba contro la sede della Brltlsh Airways in via Blssolati, a raccontare allo stesso magistrato di un belga, indicandolo come fornitore di armi. L'alto numero di attentati compiuti in Belgio nell'ultimo anno anche da formazioni terroristiche di sinistra lasciano pensare ad un mercato clandestino fiorentlsslmo di armi e munizioni e a possibili collaborazioni, in questo particolare settore, fra estremisti di sinistra e terroristi arabi. Un'ipotesi, quest'ultima, che non viene trascurata nemmeno da noi: proprio ieri i magistrati hanno ordinato una perizia sui Kalashnikov usati a Fiumicino per stabilire se quelle mitragliele abbiano già sparato In Italia in altri attentati come, per esemplo, quello al diplomatico americano James Hunt. L'assassinio di Hunt venne infatti rivendicato a Roma dalle Br e contemporaneamente a Beirut dalle Fari (Frazioni armate rivoluzionarie libanesi) e dalle stesse Brigate rosse. Inoltre, a parlare per primo di «ipotesi di collegamento» fra terroristi di Fiumicino e brigatisti pare sia stato proprio Mohamed Sahzam nel corso di uno dei primi interrogatori. Il palestinese, perù, cosi come farà in seguito con altri particolari, sembra abbia prontamente corretto il tiro, escludendo che vi sia o vi sia stata qualsiasi forma di collaborazione fra il suo gruppo e formazioni terroristiche nostrane. Il tema è stato ripreso ieri sera nel corso di un nuovo colloquio fra giudice e imputato nell'ospedale militare del Cello dove il palestinese è ricoverato. L'interrogatorio, fissato in mattinata, era stato rimandato per le precarie condizioni di Sahzam, sul quale 1 medici sono dovuti Intervenire nuovamente In sala operatoria. L'operazione, durata quattro ore, è stata condotta dal professor Perugia e dalla sua équipe. I medici sono Intervenuti sull'anca destra e sull'omero sinistro del palestinese, rimasti fratturati dalle pallottole. Un prolettile, che si era conficcato sotto la cute, è stato recuperato e consegnato al magistrato per le perizie. Sul plano delle Indagini che polizia e carabinieri stanno svolgendo a Roma, non ci sono Invece da registrare elementi di rilievo. Accertato che .'«armiere» consegnò bombe e Kalashnikov al quattro terroristi la sera prima e non il mattino dell'attentato, gli Inquirenti sono ancora sulle tracce della coppia, un uomo e una donna, che furono visti parlottare con 1 quattro palestinesi poche ore prima della strage. Da informazioni acquisite dal giudice Sica a Vienna sembra aggravarsi, infine, la posizione di Abu Nidal: non è detto — hanno fatto capire 1 magistrati romani — che non possa presto essere emesso nel suol confronti un ordine di cattura Internazionale. Ruggero Conteduca

Persone citate: Abu Nidal, De Marinis, Domenico Sica, Hassan Aatab, Hunt, James Hunt, Mohamed Sahzam, Sica