Per i Cruise già pronte 140 rampe installati i Perching in Germania

installati I Pèrching in ©erntania Il quadro degli euromissili alla vigilia del negoziato di Ginevra installati I Pèrching in ©erntania DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — L'installa- zlone del 108 missili Pershlng destinati alla Germania è stata completata prima del 31 dicembre. Per quella data, ha reso noto un portavoce della Nato, risultavano installati anche 128 missili Crulse in Italia, Gran Bretagna, Germania e Belgio, esattamente secondo 11 calendario fissato dall'Alleanza Atlantica. Ma il dato più Interessante, in questo primo bilancio del 1986 sugli euromissili, è forse quello che riguarda le rampe: sono complessivamente 140 (108 per 1 Pershlng e 32 per 1 Crulse, Installati In grappoli di quattro); e 140 è 11 livello dei lanciatori che gli Stati Uniti propongono all'Unione Sovietica per un accordo ad interim sugli euromissili. Non è casuale che la Nato si sia attestata su quel livello proprio alla viglila della ripresa negoziale di Ginevra (16 gennaio) e della riunione a Bruxelles del Gruppo Consultivo Nato che la precederà di due giorni (14 gennaio) e a cui spetterà di collaborare nell'elaborazione di una piattaforma per 11 negoziato fra Stati Uniti e Unione Sovietica. I dati resi noti dalla Nato confermano supposizioni ventilate tre settimane fa, a margine del Consiglio Atlantico; ma soprattutto rispecchiano il pieno rispetto di un calendario che, in assenza di un accordo limitativo fra le superpotenze, dovrebbe dotare l'Europa di 572 euromissili entro 11 1988 (i 108 Pershlng già. installati in Germania e un totale di 464 Crulse). il portavoce della Nato non ha precisato quale sia la suddivisione numerica del missili di crociera (i «missili alati», come 11 definisce 11 Cremlino) già spiegati: si sa soltanto che, sulla base dell'accordo raggiùnto nel dicembre 1970, ce ne dovranno essere 112 in Italia, 160 In Gran Bretagna, 96 In Germania, 48 In Belgio e 48 in Olanda (unico dei Paesi dove l'Installazione non è ancora stata avviata). Essi sono la risposta agli SS-20 sovietici, del quali — fra versante europeo e asiatico — sarebbero già operativi 441 unità, ciascuna con tre testate nucleari (complessivamente 1323). Per quanto riguarda la proposta americana di congelare a 140 lanciatori per parte le forze missilistiche a medio raggio, si osserva che tale livello è numerico e non qualitativo: ciò significa che gli Stati Uniti si riserverebbero la possibilità di sostituire le rampe del Pershlng (una per missile) con lanciatori supplementari di Crulse (ognuno in grado di lanciare quattro ordigni); e questo in replica alla multifunzionalltà delle rampe sovietiche. Sarà sicuramente uno dei temi di dibattito alla riunione del Gruppo Consultivo Spedale. In ambienti vicino alla Nato non si esclude che, prima della ripresa del negoziato ginevrino, possa anche svolgersi un incontro a livello di ambasciatori. f. gal.