«Manca una cultura del matrimonio»

«Manca una cultura del matrimonio» «Manca una cultura del matrimonio» La crisi della famiglia (1264 divorzi nell'84, più di mille fino all'ottobre '85): dopo avvocati e sociologi, parlano i sacerdoti - Occorre responsabilizzare Chiesa, scuola, l'intera società Torino, capitale delle separazioni e dei divorzi? Secondo 1 dati emersi da un dibattito svoltosi le scorse settimane al, Club Turati, -nella nostra città la percentuale delle famiglie in crisi e sensibilmente più alta di quella registrata in altre regioni: su un totale di 10-11 mila divorzi l'anno in Italia, 4-500 si decidono nella sola Torino. Nell'84 ne sono stati registrati addirittura 1264*. Nell'85 il numero potrebbe salire ulteriormente •perché, a tutto ottobre, l divorzi erano già oltre un migliaio*. Le separazioni «sono Invece circa 3500 l'anno: lo stesso numero di una città come Milano che ha una popolazione più numerosa*. Avvocati e sociologi, nel corso del dibattito, sono stati abbastanza concordi: «la crisi matrimoniale imperversa per colpa delle tensioni dovute all'Immigrazione, al perdurare1 della cassa integrazione e alla perdita di identità di uno dei coniugi*. Ohe cosa dicono della crisi altri esperti di matrimonio che a ragione del loro ministero sperimentano da vicino le vicissitudini della coppia, magari fin dal loro primissimo manifestarsi? Parliamo del preti, 'testimoni qualificati* nella maggior parte dei metrimoni. Commenta don Mario Foradini, titolare della parrocchia di San Seconda a fianco di Porta Nuova: «Perché tanti divorzi? Semplice. Perché nessuno prepara i giovani. Manca una "cultura del matrimonio" ed è una carenza che deve far riflettere tutti: chiesa, scuola, famiglia. Ha ragione il nostro arcivescovo quando dice che è necessario iniziare al matrimonio i ragazzi sin dal 10 anni. « Un vero matrimonio non si Improvvisa — aggiunge Foradini —. Chi non sa vincere il proprio egoismo, perdonare, lottare contro l'orgoglio, come può fare vita a due? Nei giovani tutto è lasciato spesso alle emozioni subitanee, all'istintività e alla passione del momento: si confonde l'attrazione fisica con l'amore, l'istintività con il desiderio di condividere tutta una vita. Ma lo sanno i giovani che si diventa coppia l'ultimo giorno di vita e non il primo?: La crisi dove è pio acuta? In zone considerate a torto o a ragione sociologicamente difficili o nel quartieri più agiati? Risponde don Sergio Bosco, parroco di San Remigio, in via Mlllellre: 'Qui, a Mlraflori, è minore perché c'i meno corsa al consumismo, ma d'altro canto è più grave perché l'Immaturità è forse più diffusa. Anche se i matrimoni in chiesa sono la maggioranza (circa l'80, per cento) sposi e famiglie sono attenti più alla cerimonia che al valori intrinse-, cW. Preferirei qualche cerimonia religio-, sa in meno — conclude —e un po' di responsabilità in più*. Secondo don Sergio Bosco, 11 valorefamiglia viene meno perchè la società non lo tiene più in conto: •Non lo tengono in conto gli imprenditori, che utilizzano i dipendenti non curandosi della loro dimensione familiare; non la scuola, che nel progetto educativo risente delle divisioni ideologiche degli Insegnanti, né i mezzi di comunicazione sociale, spesso ostili a una famiglia cristianamente intesa*. Per il responsabile diocesano per la pastorale della famiglia, don Giuseppe Anfossl ^Torino é forse cori sensibile all'ondata di divorzi per effetto della sua maggior secolarizzazione, derivante dalla vicinanza geograflco-culturale alla Francia. La città — rileva — risente del disagio derivante dall'incontro di due culture: conosco madri meridionali, che si dichiarano impotenti dinanzi al figli cresciuti In una cultura diversa e che non accettano i modelli (uno è la famiglia patriarcale) proposti dalla tradizione educativa*. min questo sfascio, la cosa più triste — osserva don Foradini — è incontrare dopo qualche tempo (in media, quattro anni, ndr) le stesse coppie che magari avevamo pregato di riflettere bene prima di sposarti e sentirsi dire "Padre, come aveva ragione". Ma quando mancano senso di responsabilità e valori, non possiamo certo Inculcarli noi ci fidanzati, in quei quattro o cinque incontri che facciamo prima della cerimonia*. Massimo Boccalettl

Persone citate: Foradini, Giuseppe Anfossl, Sergio Bosco

Luoghi citati: Francia, Italia, Milano, Torino