A Roma la buse del commando

A Roma la buse del commando A Roma la buse del commando Le armi sarebbero state fornite ai terroristi la sera prima della strage - Possibile un confronto fra i due palestinesi catturati a Vienna e quello preso all'aeroporto di Fiumicino Solo di uno degli attentatori confermato il passaggio in Svizzera alla fine di novembre ROMA — La missione-lampo del giudice Bica a Vienna ha dato i pruni frutti. Dallo scambio di idee del magistrato romano ohe indaga Bulla strage di Fiumicino con 1 colleghi austriaci pare siano emersi parecchi punti di contatto che confermerebbero sulla base di prove e testimonianze le ipotesi affacciatesi subito dopo le stragiv E' 8tato confermato, per esemplo, che 1 terroristi che hanno agito a Fiumicino e quelli entrati in astone allo scalo di Vienna farebbero parte dello stesso gruppo denominato «Martiri della Palestina». Una nuova sigla riconducibile, secondo gli esperti di terrorismo internazionale, all'organizzazione di Abu Nldal, denominata Al Fatah — consiglio rivoluzionarlo. Dallo scambio di incartamenti, contenenti i risultati delle prime indagini, è anche uscita rafforzata l'ipotesi secondo cui i terroristi volevano con le bombe a mano e i Kalashnikov aprirsi la strada verso due velivoli dell'El Al per sequestrarli assieme ai passeggeri e dare cosi l'avvio ad una clamorosa azione propagandistica' e ad un eventuale richiesta di rilascio di palestinesi in carcere. '' Al giudice Sica, i magistrati austriaci hanno consegnato 1 verbali di interrogatorio del due terroristi feriti e catturati a Vienna. I documenti, In tedesco, saranno tradotti al più presto, dopo di che 11 magistrato si recherà nuovamente all'ospedale militare del Cello per interrogare Mohamed Bahram. Autorità di' polista e magistrati italiani e austriaci hanno stabilito inóltre di procedere di comune accordo nel prosieguo delle indagini e di tenersi In continuo contatto sugli sviluppi delle inchieste. Ohe i due gruppi di terroristi abbiano agito sotto la stessa regia e che avessero 11 medesimo obiettivo secondo gli inquirenti . sarebbe dimostrato da due precise circostanze: del fatto che gli attentatori hanno agito quasi contemporaneamente su due scali aerei diversi, e dalla circostanza che sia a Vienna che a Fiumicino era previsto per quell'ora l'arrivo di due velivoli dAFtsdtptqcmltrisMps della compagnia israeliana El Al (quello con destinazione Fiumicino venne poi dirottato sull'aeroporto di Pisa). Conferme pare-slano emerse anche sulle responsabilità della Libia nelle due azioni terroristiche, ma su questo punto funzionari e magistrato (tornati da Vienna alle quattro del mattino del 31 dicembre con lo stesso aereo messo a loro disposizione dall'Aeronautica militare) mantengono il più stretto riserbo. Ola dal nuovo interrogatorio, al quale il giudice Sica sottoporrà nelle prossime ore Moamed Sahram, l'Inchiesta potrebbe far registrare nuovi sviluppi. Non è escluso, Infat¬ ti, ohe sulla base delle deposizioni del due terroristi catturati a Vienna, e di quelle, In più punti contrastanti di Sahram, al possa, con un accordo tra le due magistrature, sottoporre i tre palestinesi ad un confronto Incrociato. Nel frattempo, le Indagini puntano In due precise direzioni: la ricerca del possibile «covo» romano e la perizia su armi e bossoli recuperati a Fiumicino. 81 vuol cercare In sostanza di capire se le bombe e 1 Kalashnikov usati a Roma e a Vienna provengono dallo stesso stock di armi (distribuite magari al due commandos in Svizzera e indi-edotte clandestinamente In Austria e In Italia) oppure se le mltragllette usate a Fiumicino siano uscite Invece da un deposito» clandestino esistente a Roma. Ma sul passaggio in Svizzera del terroristi palestinesi c'è stata proprio Ieri una precisazione dell'ufficio del procuratore federale di Zurigo secondo cui esisterebbe traccia della presenza a Ginevra, alla fine di novembre, di uno solo degli attentatori. Il terrorista sarebbe giunto in aereo da Beirut e sarebbe ripartito in treno dopo qualche giorno per Vienna. Anche secondo la polizia italiana è più probabile che le armi siano state fornite In Italia. Secondo la testimonianza del portiere della pensione Oherie di via Cavour qualcuno le avrebbe consegnate ai terroristi la sera prima della strage. Sul movimenti del «commando» romano, polizia e carabinieri pare abbiano ormai fatto piena luce. 1 quattro palestinesi sarebbero giunti a Roma 11 27 novembre e avrebbero soggiornato prima in due pensioni di periferia. Solo il 6 dicembre si sarebbero spostati in centro prendendo alloggio prima alla pensione Ferrara (fino al 16) e poi alla pensione Cherie. r. c. 11 giudice Sica, la sua missione-lampo a Vienna ha dato i primi frutti

Persone citate: Bica, Fatah, Mohamed Bahram, Sica