Un cavallo per fare turismo

Un cavallo per fare turismo Un cavallo per fare turismo podromo si può contattare un guidatore, spiegare le proprie esigenze e chiedergli di guardarsi intorno: c'è sempre qualche cavallo ai limiti d'età (non possono più correre i maschi di 11 anni e le femmine di 8. un'età ancora giovane per soggetti destinati al turismo equestre) o leggermente acciaccato (una cosa è l'agonismo, un'altra il passeggiare in campagna) da acquistare a prezzi stracciati. Sia dal macellaio, sia all'ippodromo si può trovare un discreto soggetto a 2-3 milioni. Chi invece vuole fare un regalo ad un bambino o ad un ragazzo (ma lo potrà montare anche un adulto) scelga a colpo sicuro, un avellinese. Ha taglia leggermente ridotta corporatura tozza, mantello champagne e criniera bionda. Il costo è di solito accettabile i «otto I 4 milioni). Si trova in commercio anche in Piemonte ma forse è preferibile spendere mezzo milione in più (per il trasporto) ed andarlo ad acquistare in Alto Adige (meglio nella Le razze più adatte, i costi dell'acquisto e del mantenimento L'avelignese è l'ideale per i ragazzi - Consigliabile all'inizio l'uscita in gruppo - L'Ante organizza l'attività di 450 soci zona di Avelengo. il paese da cui ha preso il nome la razzai. L'avelignese è dolce di carattere, paziente, infaticabile ed amico dei bambini. Può vivere tranquillamente all'aperto, anche d'inverno e sotto la neve. Non è velocissimo ma sa galoppare bene. I costi — La spesa per il cavallo (da 2 milioni a 20. come abbiamo visto) è solo la prima voce passiva di questa «passione». C'è poi l'equipaggiamento e soprattutto il mantenimento. Chi monta in campagna può anche farlo con jeans e maglione (per favore: la giacca rossa no). Neppure gli stivali sono indispensabili (anche se aiutano il principiante) e possono essere degnamente costituiti dalle scarpe da ginnastica, soprattutto quando si ha un minimo d'esperienza Una spesa saggia può essere quella di una sella (è importante che ogni cavallo usi sempre la stessa) che costa fra le 800 mila lire (con parti in plastica) ed il milione e mezzo (tutta in cuoio). Discorso più complesso è quello del mantenimento: il -costo vivo» (alimentazione, paglia cure di routine) è di 150 mila lire il mese. Sale a 300-350 mila lire se si paga una pensione essenziale (costi vivi + compenso all'uomo che garantisce la sopravvivenza dell'animale), esclusa la pulizia. In club o circoli esclusivi questa cifra si raddoppia abbondantemente, ma quello è già un discorso d'elite. La scuola — Il turismo equestre non presenta particolari pericoli ma è meglio evitare eccessive confidenze. Prima di cavalcare ai bordi di una strada trafficata sarà meglio essere sicuri della propria decisione e del nervi del cavallo. Quindi, ai neofiti, vanno consigliate 10-20 ore di uscita in gruppo, meglio se su prati e sentieri (ideale è il parco delle Vallere dove c'è un buon maneggio gestito da una cooperativa di giovani) ed almeno altrettante ore di passeggiata nel paddock con U cavallo appena acquistato. Questa fase è delicatis¬ sima e richiede pazienza ma anche decisione. L'animale deve avere rispetto (e fiducia) verso il cavaliere e mai credere di poter fare ciò che vuole. L'Ante — L'associazione nazionale turismo equestre è nata 5 anni fa per raggruppare i patiti del settore. In Piemonte la presidentessa è l'architetto Eleonora Trarlo Macchione: coordina l'attività di 450 soci. «Che il turismo equestre trovi vasti consensi — spiega — lo testimonia un solo dato: abbiamo raddoppiato gli iscritti nell'arco di 10 mesi». Sottolinea con orgoglio l'attività svolta: «Passeggiate, raduni ma anche due campionati: quello di fondo e di cross country. Il fondo prevede prove di campagna di circa 25 km con itinerari tabel.aU. controlli intermedi e cancelli veterinari. Il cross country accentua di più il lato agonistico». L'Ante cura anche la concessione delle •patenti»: «La Al. la più semplice, si ottiene presentando un paio di cer¬

Luoghi citati: Ante, Avelengo, Piemonte