Barolo chinato e Marsala li chiamavano vini da conversazione

BEI POSTI E BUONE TAVOLE BEI POSTI E BUONE TAVOLE Barolo chinato e Marsala lì chiamavano vini da conversazione ALLA vigilia delle feste natalizie proponiamo un viaggio di «archeologia enologica» alla scoperta di antiche bevande che oggi stanno tornando, come d'Incanto, ad essere ricercate e apprezzale. Parliamo del .vini da conversazione», definizione moderna per indicare quel vini che vanno serviti a fine pasto, in bicchierini a calice piccolo, sorseggiati senza fretta, magati (ma non e obbligatorio) accanto al camino acceso. In Piemonte, nascosto nella memoria di molti, ce ancora 11 ricordo di un vino aromatizzato che oggi e prodotto in poche migliala di bottiglie: il Barolo chinato. Trovarlo e difficile, vederlo servito al ristorante a (ine pasto una rarità, eppure li Barolo •sposalo- con gli infusi della China Callssaja e altre erbe aromatiche e un ottimo e naturale digestivo, poco alcolico, di gusto morbido e accattivante. Lontano parente del vermouth 11 Baròlo chinato ha rischiato l'estinzione travolto dalla moda del superalcolici e degli amari. E' rimasto nel listini di poche aziende vinicole che ancora utilizzano Barolo invecchiato e antichi infusi La Marchesi di Barolo, la ditta Alessandria di Serrai unga d'Alba la Cocchi di Asti e poche altre Alla Cappellano di Serralunga d'Alba 11 pronipote Teobaldo (presidente dell'e¬ noteca regionale di Barolo) mostra con orgoglio una locandina del 1905 nella quale Giuseppe Cappellano farmacista a Torino e ad Alba indicava le proprietà del Barolo chinato .per catarri, atonia muscolare, anemie e nelle convalescenze da malattie acute*. Anche la mescita al banco, sull'onda revivalistica e nostalgica delle buone cose di una volta, sta avendo successo: ad Alba lo si trova all'antico caffè .Calissano. di piazza Duomo, il Cocchi di Asti lo propone nell'omonimo bar di piazza Alfieri. A Torino presente nei migliori ni, ozi di enogastronomia. !o servono anche alla sala da te .Pekoe. di via Gaudenzio Ferrari e alla bottiglieria di Maria Borio In corso Buenos Aires. Nel viaggio alla ricerca dei vini da conversazione un'altra perla enologica e a pochi chilometri da Torino. A Caluso. patria del bianco Erbaluce e dell'ormai raro Caluso passito. La Val d'Aosta quasi nasconde due passiti, il Moseat di Chambave e 11 Nas Pinot (iris, cosi come la Valtellina, dal disastri dell'alluvione, ha salvalo I vini •Stanai» ottenuti da uve messe a seccare sul graticci. Sempre seguendo l'arco alpino si incontrano il mitico Moscato rosa del Trentino-Alto Adige mentre 11 Veneto punta sui prolumi dei migliori Recioto della Valpolicella e sul Tor- colato di Breganze. Al Sud l'arte della conversazione e sempre stata coltivata e magari •favorita, dalle qualità di vini come la Lacryma ChrUU del Vesuvio. 11 Moscato di Tram, la Malvasia delle Lipari, il Passito di Pantelleria. Da non dimenticare 11 Marsala, 11 più famoso del vini liquorosi italiani (concorrente del Porto e dello Sherry), ma (orse anche quello che oggi ha più bisogno di un rilancio di immagine. Da provare il tipo .vergini-, senza aggiunta di mistella. invecchiato in solerà almeno 15 o 20 anni. Sergio .Mir NOVITÀ EDOARDO RASPELLI RISTORAD'ITALI Guida critica alle 100 tavole eccellenti e alle loro migliori ricette segrete Lire 39 90C ■ PagFormalo cm 1Elegante edmone PIEMME 15033 CASAtE MONVi* ile* (a-nurw. % Tel di automobilisti.'

Persone citate: Calissano, Giuseppe Cappellano, Marchesi, Maria Borio, Pinot