«Così misurai l'elettricità nelle cellule del cervello» di Ezio Giacobini

«Così misurai l'elettricità nelle cellule del cervello» «Così misurai l'elettricità nelle cellule del cervello» verso valori ancora più negativi (iperpolarizzazlone). Cosi avevamo potuto spiegare completamente che cosa era l'Inibizione. I potenziali registrati furono chiamati rispettivamente potenziale postsinaptlco eccita tono (PPSE) e potenziale postsinaptlco inibitorio (PPSI). Questi potenziali apparivano come Immagini speculari. Ambedue partivano dal potenziale di riposo di —70 mV: il primo verso valori positivi, il secondo verso valori negativi. La fase di salita era relativamente rapida, la discesa più lenta ed a decorso esponenziale, mentre la durata totale era di circa 15 millesimi di secondo (15 msi. In perfetto accordo con la durata di quelli che Sherrtngion aveva definito stato eccltatorto centrale e stato Inibitorio centrale. Con questa scoperta si e aperta una nuova era nello studio delle sinapsi del cervello che * tuttora In pieno sviluppo. Sempre nel 1951 « stato universalmente riconosciuto che sia le sinapsi inibitorie sia quelle eccitatone agiscono tramile una sostanza chimica (trasmettitore) che a quell'epoca era sconosciuta. Successivamente la microscopia elettronica dimostrava che sinapsi eccitatone e inibitorie erano morfologicamente diverse. Come prossimo passo di questa saga slnaptica voglio descrivere la storia delle vie slnaptiche inibitorie. Fino al 1952 si pensava che un neurone sensitivo potesse terminare direttamente su due motoneurom diversi e tramite lo stesso trasmettitore eccitare il primo e inibire il secondo. Tuttavia, nelle nostre registrazioni Intracellulari abbiamo osservato che l'inizio del potenziale slnaptlco Inibitorio insorgeva sempre con un ritardo di 0.8 millesimi di secondo rispetto a quello eccitatorto. Abbiamo cosi suggerito che sul canale dell'Inibizione si doveva trovare intercalato un neurone bre- plificare e visualizzare il segnale elettrico: il mi ero manipolatore per inserire la punta dell'elettrodo dentro la cellula il cui diametro era di circa 50 millesimi di mulimetro; l'apparato meccanico per fissare rigidamente la colonna vertebrale con il midollo spinale dell'anima'e cotto anestesia generale. I risultati furono straordinari fin dall'inizio. Nel momento in cut la microplpetta veniva spinta all'interno della membrana, il potenziale passava dal valore zero a —70 millesimi di Volt (—70 mV). L'attivazione di sinapsi eccitato rie faceva registrare uno spostamento del potenziale di membrana verso valori positivi di alcuni millivolt (depolarizzazione) e quando quest'ultima era maggiore di 10 mV si aveva la nascita di un potenziale d'azione. Ma la scoperta più eccitante venne nel mese di agosto. Durante l'attivazione di sinapsi inibitorie osservai uno spostamento del potenziale intracellulare FINO al 1951 tutti gli studi sulle sinapsi — 1 numerosissimi collegamenti tra le cellule nervose — si sono basati sulla registrazione della loro attività elettrica misurata a una certa distanza dalla sinapsi stessa. Nel 1950 sono maturate tecnologie elettroniche che hanno reso possibile la registrazione dell'attività elettrica di una singola cellula nervosa, mediante l'inserimento al suo interno di un sottile capillare di vetro. Questo aveva una punta del diametro di 0.5 millesimi di millimetri, riempita con una soluzione conduttrice costituita da cloruro di potassio. La resistenza elettrica di questo microelettrodo era di 10 milioni di Ohm (10 M omega). Nel giugno 1951 in Nuova Zelanda avevo preparato tutto quanto era n ecce ssano per eseguire il mio progetto di registrazione intracellulare dal motoneuron! del midollo spinale del gatto: le apparecchiature elettroniche per rilevare, am¬ Hi IP chi QPttimunSt NEUROBIOLOGIA: La comunicazione tra le cellule nervose, di John C. Eccles, premio Nobel per la medicina / FISICA: La spedizione italiana in Antartide studlerà il «buco tyUCdUf ÒClllllldlld nell'ozono», di Ottavio Vittori, Università di Bologna / METROLOGIA: La notte di Capodanno durerà un secondo di più, di Aldo Godone, Istituto Elettrotecnico Nazionale Galileo Ferraris / ZOOLOGIA: L'elefante marino, di Jeremy Cherfas, Università di Oxford / Il ritorno del condor, di Marco Umbertini, della Lipu / MEDICINA: La sindrome di Down, di Ezio Giacobini, Università del Sud Illinois

Persone citate: Aldo Godone, Galileo Ferraris, Jeremy Cherfas, John C. Eccles, Ottavio Vittori

Luoghi citati: Antartide, Bologna, Illinois, Nuova Zelanda