La fotografa dei «vip»: il mio obiettivo è fare tutti belli

La fotografa dei «vip»: il mio obiettivo è fare tutti belli La fotografa dei «vip»: il mio obiettivo è fare tutti belli lità. nasce quindi la tentazione d'una lettura speciale Stefania Sar.dreih bianca e nuda, che nasconde 11 piccolo petto giovane nel cavo delle mani, sarà un'immagine del nuovi costumi 1965? L'ardita Ursula Andress nel candido costume avvenirista de - La decima vittimasarà un simbolo dei sogni tecnocralici 1966° Laura liciti, e Pier Paolo Pasolini con addosso la camicia dei detenuti americani, saranno, l! 1969'' E il 1987 sarà Umberto Eco. che nella sua casa di campagna a Menu* Cengnone si lascia lilialmente andare a una risata non professionale'' Andreolti siede con le mani Intrecciate dominando le cupole delle chiese di Roma: Michel Tournier in nero ha un sorriso da diavolo. Uto Ughi suona immobile e vanesio il suo violino: Suni Agnelli e Marisa Bellisario sono In. pantaloni. Pertinl e Lama non rinunciano alla pipa: straniere. 11 mondo italiano det famosi: scrittori, politici, artisti, gente di cinema e di spettacolo, musicisti, star della mondanità. Una rassegna estranea alla tradizione dei ritrattisti storici del 'Signori d'Italia-, del conte Primoll che fotografava alla svolta del secolo l'aristocrazia Tomaia, di Giulia Carell che fotografava negli Anni Venti e Trenta 1 8avoia e i Mussolini, t gerarchi e gli industriali. 1 cardinali e la borghesia ricca: •Alloca, lo scopo era prevalentemente prii-ato: si usava tarsi fotografare, con figli e coniugi, per conseri'are in casa l'immagine o il mordo di sé. Adesso non succede più. lo scopo è quasi sempre pubblico: ì riti al ti servono per i glornalt. per copertine di libri o cataloghi di mostre d'arte, per manifesti o campagne elettorali. E' diversa la committenza, quindi anche II risultato-. Al di là dell'occasiona- Catalano: <V ima Usi con un abito di C ahin Klein ■> apoteotico e definitivo chi siamo*. In Tempo di ritratti (Mondadori. 105 pagine. 60.000 lire), volume antologico che raccoglie ritratti fotografici fatti da Elisabetta Catalano negli anni 1965-1987. si ritrova. Insieme con alcune celebrità ROMA — -Fare un ritratto significa anche dare forma a un ruolo, elaborare unlmmai/tne pubblica-, dice la fotografa Elisabetta Catalano. Per Felllni. magari, è diverso: .Desideriamo ritroraref in una foto che ci dica finalmente e in modo Ni!s Liedholtr. appare il più simpatico. Audrey Hepburn la più smarrita, la più seducente e Pilar Crespi nel 1972, il più attraente e Hiram Keller del -Satyncon. felliniano nel 1969: la faccia intellettuale più bella resta quella di Alberto Moravia I fotorltratti d'intellettuali e di artisti sono nel libro assai più numerosi di quelli dei politici: -In Italia l leader della politica e dell economia sono mostrifica ti., dice Elisabetta Catalano -/ paparazzi cercano sempre di cogliere i foro ospeffi più jcontenierifi. che sono quelli preferiti dai giornali E loro, tutti, dal presidente della Repubblica al presidente del Consiglio, sono restii a posare per ntralti. diversamente dai leader del resto del mondo occidentale, si curano pochissimo della propna immagine fotografica. Forse temono che sia poco decoroso o sembri futile, forse sono antiquati

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