A Portofino «ponti» d'oro

Le vacanze natalizie sono un'incognita per il settore turistico spesso carente di iniziative Le vacanze natalizie sono un'incognita per il settore turistico spesso carente di iniziative A Porto!in<» «ponti» cPoro Prezzi alle stelle ma tira aria di esaurito a Capodanno - I re ed i principi soppiantati dagli emiri e dai manager - Le favolose mance di Khashoggi DAL MOCTM) MVUTO PORTOFINO — I festoni di luce, che s'allungano da un abete all'altro, si riflettono nel mare color champagne. Nel tramonto, Portofino è un gatto sonnacchioso che fa le fusa, compiaciuto del Natale-boom, e gì* pregusta Capodanno: 160 mila lire (esclusi I vini) per la cena di San Silvestro, prezzo medio considerato popolare nel «miglio d'oro» delimitato dal purtlcciolo. Una scenografia invernale, tutta diversa dal look estivo che conosciamo. Le due versioni, questa natalizia e quella fcrragostiana, hanno In comune la cornice smagliante -per pochi intimi», selezionati e filtrati da una sorta di «griglia monetaria». Era cobi anche quando l'Ente di Soggiorno di Portofino era affidato a Oiorgio 8trehler. che di teatro se ne intende. Ciò che tocchi è come lo toccasse Mlda. Oro. Un bicchiere, scarso, di «frizzantlno«. cinquemila lire. Un dito di Compari con acqua minerale, seimila. Un normalissimo caffè, millecinquecento. Verso Natale e appena passata la festa, Portofino (ascia e raddoppia. Lascia nel senso che ti da la sensazione di «chiudere», di andarsene in vacanza. Sulla collina l'Hotel Splendido, in una ristrutturazione miliardaria non ultimata — camere rldlsegnate da Gerard Oallet, che ha firmalo 1 motivi ornamentali delle carrozze del nuovo Orient Express e del Cipriant di Venezia — sarà pronto solo in primavera. Qui sono stati «di casa» Churchill. Rossellini con la Bergman. Humphrey Bogart. Burton con l'inquieta Uz. Chiusi per ora Puny, al centro della piazzetta, 11 prestigioso U Baiti. Sono in un breve letargo. E in questo senso che Portofino .lascia. lnv*c» *t*ddoppiano. ali affari degn altri, alberghi e ri¬ Alberghi chiusi n storanti arjc-.tl. con un tutto esaurito, e 11 hi landò è sempre magnifico. Cosi U eoom natalizio non poteva non esserci. • Tutto ottimamente berte», ci dice Marco Vinelli. Un giorno o l'altro, speriamo per lui 11 pia tardi possibile. Portofino un monumento glielo potrebbe anche dedicare. Dal suo osservatorio magico, dal Pitosforo, raggiungibile per quella stretta scala che inizia con tredici scalini e poi ancora s'inerpica, fino al ristorante, ha visto di tutto: sovrani, principi, duchi manager, miliardari, amori appena sbocciati o fatti rivivere fra un divorzio e l'altro. •17 nostro albo doro ogni anno aumenta di pagine', racconta. •Qualche coso é cambiato. Portofino ora è più di passaggio. Ai tempi di Rex Harrison era una "base". Ora abbiamo anche molti ambasciatori della Fao che lavorano a Roma, Ce « manda Fan/ani. che ha una casa qui, con la moglie, ma ti fa vedere poco. Quando arriva, i primi a saperlo tono i carabinieri che ti mettono in agitazlo:ie: Dalla piazzetta la clientela sale, come In un pellegrinaggio. •/( ricordo più belio? Mah, re Faruk d'Egitto, i duchi di Windsor, ma direi zen e'alt-o Khashoggi, anche te l'anno scorso non aveva più con sé la ventiquattrore: E che ci porla dentro? «Dotta' ri. a mazzette. Lui entra, fa il giro della cucina e distribuisce cento dollari a ciascuno. Sedici persone in servigio, 1600 dollari. Uno cosi non può non essere simpatico. Vedere arrivare il suo panfilo, il "Nabita", dal mare è sentirsi allargare il cuore. Una volta mi domandò quante bottiglie avevo di là. Oli dissi che saranno state dalle trenta alle cinquantamila. Voleva comperarle in blocco per ottocentomila dollari, allora diciamo che faceva piti o meno un miliardo » mure, ma lasciai cadere elle Riviere, si salvano quella bizzarra proposta. La considerai uno scherzo anche se il figlio di Khashoggi teneva già d'occhio le bottiglie di Chateau d'Yquem e quelle di Dom Pertgnon Cuvée Rosé: La sona pedonale ha costretto una Rolls ad arrestarsi molto più In là. Ne scende una coppia. Lei blonda, non più giovanissima. Lui tipo intellettuale, sportivo. Lei dice che fa caldo, anche se la brezza e pungente, e si trascina dietro 11 vlsonclno come un orsetto di peluche. Salgono al Pitosforo e vanno dritti In sala da pranzo. Lei si slede al terzo tavolo a sinistra, che guarda giù verso il mare. •Quello era il tavolo di Wallit Stmpson; dice Vinelli -Il duca le sede¬ va di fronte. Poi il duca, a un certo punto, mi strizzava l'occhio e mi passera furtivamente una fiaschetta, una borraccina piatta, che io riempito fino al cotto di Johnnie Walker. Prima che te ne andassero, gliela riempivo di nuora, ma la duchessa non lo sapeva. Due tarati piti in là. drive ora Ci quel signore, ecco, quello i il posto preferito da Li» Taylor. Mi dicono che adesso i a Roma e potrebbe arrivare da un momento all'altro: Vinelli ci versa nel calice del Laurent Perrter. • E'quello che Lia predilige», aggiunge. Qui. In questo microcosmo che fu l'Impero di Mumm, il magnate che in un'esplosione di tappi di Champagne accoglieva Gu¬ Portofino. D pittoresco aojtSrcioio meta «i vacanzieri »rp no i centri di solida vocazione turistica glielmo, Imperatore di Germania, un toast, un piccolo modesto toast, con una fettina di prosciutto e un pezzetto di fontina, costa circa ventimila lire. Per Innaffiarlo con poco, c'è la Coca Cola alla spina. Poco più di mille lire. CI viene proposto un panettone, alto appena quattro dita, non farcito, banalissimo: ventiduenne lire, ma sopra ci brilla una stella cometa che abbaglia. Dev'essere di Cartler Dalla vetrata del Pitosforo. patron Vinelli scruta il mare. Non c'e foschia e l'orizzonte è terso, eppure la sagoma bianca del Nabila non si vede. Khashoggi deve aver avuto qutuch* problema. Renio Rossotti Nedo Zimbabwe due bambini madre deca, che può appena negri sembrano fognare datanti ai ri slamarli con un tozzo di pane, non ricchi regali natati/i esposti in una vetrina di Harare. Ij loro è certamente in grado di comprare ai figli un piccolo regalo