L'America scopre Ia fame di Ennio Caretto

Nuove ricerche hanno rivelato incredibili livelli di miseria Nuove ricerche hanno rivelato incredibili livelli di miseria LTimerico scopre Ita fame Trentacinque milioni di persone vivono oltre la soglia dì povertà - Tra di loro, venti milioni non hanno da mangiare per uno o più giorni al mese - Dal '69 ad oggi la situazione non ha fatto eoe peggiorare - «Tecnologicamente siamo nel Duemila, ma socialmente siamo rimasti al Medio Evo» WASHINGTON — All» vigilia di Natali, l'America meravigliosa • rapace del roagànliino scopre di aver escluso dal sogno americano milioni di miseri e violenti. Un'esplosione di ricerche, analisi • sondaggi la confronta all'improvviso eoa una realtà angosciante. Qualche dato. Almeno trentacinque milioni di persone, U 16 per cento; vivono oltre la cosiddetta soglia deUa povertà, ossia sono ai limiti della sopravvivenza; al loro interno, almeno venti milioni non hanno da mangiare per uno o più atomi al mese e almeno dieci milioni (ormano un autentico sottoproletariato, sono cioè i prigionieri della disoccupazione, del crimine e dei ghetto; tra di essi, almeno tre milioni sono sena tetto, un terso famiglie con uno o più bambini piccoli. Come una scatola di Pandora alla rovescia, ogni volta che ne alza un coperchio, l'Amsrica dei massimi profitti della storia ti ritrae spaventata: constata di essere un gigante tecnologicamente nel Duemila, ma socialmente nel Medioevo. E' difficile dire che cosa stia risvegliando l'Impegno sociale americano del tempi di Kennedy e di Johnson. Forse la ripulsione causata dalla voracità della finanza, la rabbi» per la colpevole negligenza del governo. Il tramonto dell'ipnosi reaganiana. il recupero di un elementare senso di giustizia. Ma è un fatto che 1 mass-media pullulano di libri documentari e saggi sul tormento delle minoranze e sul degrado urbano, da / «eri diseredati di William Wilson, un docente universitario di Chicago, a La miseria permanenti di Jlm Gibson della Fondazione Rockefeller. Il ritorno di interesse per la faccia nascoste dell'America, come la chiama il sociologo marxista Michael Harrtnaton, * staio favorito da due eventi accidentali: la verifica tramite statistiche che la condizione del poveri è venute drrmmaticainente peggiorando dal '89 a oggi, e U rientro delle classi medie e agiate dalle comunità .giardino» della periferia al centri cittadini disastrati. Attualmente, il dibattito ai accentra sull'esistenza o no di un sottoproletariato. un'.under class». Queste è una categoria che secondo il mito reaganiano non pud esistere negli Usa. per la ragione formale che l'America sarebbe la prima società al mondo senza classi, e per quella sostanziale che essa rifiuta qualsiasi contributo storico di Marx L'Insistenza sul sottoproletariato rischia tuttavia di sviare VAmerica, il sottopro* letariau) è la punte dell'iceberg: dietro et stanno i trentasette milioni di persone che non godo», di nessuna assistenza sanitaria, i milioni di bambini piccoli chiusi In casa dal genitori che lavorano per la mancanza di asili, le famiglie degli agricoltori In rovina sfamate dal vicini. L'Università «John Hopkins» di Baltimora ha compilato una tabella sulla qualità delta vita — la possibilità di sopravvivere — nel Paesi progrediti: essa è al meglio In Europa, la Danimarca viene al primo posto, l'Italia al secondo, e al peggio negli Stati Uniti, che figurano diciassettesimi. Nel suo libro, che ha sconvolto Washington, William Wilson, un negro, smentisce che il razzismo aia alla radice della miseria e della violenza. Egli traoda un quadro agghiacciante del ghetti: già neU'80 il 57 per cento delle nascite erano illegittime, il 43 per cento delle famiglie erano capeggiate dalie donne e quindi povere, la disoccupazione giovanile era del SO per cento, -foto una persona su noce negli Usa è negro — ha scritto Wilson — ma neUté metà di tutte te condanne per omicidio sono «tote inflitte a negri, i negri ermo il 41 per cento degli uccisi». -Però — ha concluso lo studioso — se ti rwmiemo veniste eliminato con un colpo di spugna dal buon Dio la tituautone nei ghetti resterebbe tale e quale. D dato pid traumatico è proprio querto: die nel disfacimento socio-eccmcnuoo in molte aree metropolitane e agricole le differente di rana stanno scomparendo, la miseria e la violenza fanno da minimo comun denominatore per negri, ispanoamericani, bianchi di es trasione anglosassone. A Chicago e a Detroit, dove la giungla urbana è più feroce, bambini di dodici anni girano armati di pistola e uccidono; Ut d riscontrano le massime percentuali di Aids. La risposta date da fteagan all'angoscioso appello del sindaci americani s'ispira alla privattesaatone: devono essere innanzitutto 1 cittadini a promuovere il rinnovamento sodate dei ghetti. William Wilson, che pure condanna l'assistenzialismo come d è sviluppato sulla scia di Kennedy e di Johnson •perché improntato alia ras*egnaeUine>. trova la risposte, «inutile e offensiva-. Le radici de problema a suo parere sono il passaggio da un'economia manifatturiera ad una di servisi e un sistema scoi artico discriminatorio e costosissimo. Le espirazioni diventano sempre più modeste, più basar: .a" fatale cori — conclude lo studioso — che l'estere amano ri adatti alla realtà della *oprawivetuta». Ennio Caretto