I ministri del petrolio «ricominciano da zero»

I ministri del petrolio «ricominciano da zero I ministri del petrolio «ricominciano da zero » VIENNA — Non riescono a mettersi d accordo i ministr. dell'Opec. l'organizzazione dei Paesi produttori di petrolio, riuniti a Vienna da mercoledì scorso Al vertice erano corse ieri mattina voci ottimistiche: sarebbe già stato raggiunto un accordo intorniale che avrebbe dovuto aprire la strada a una intesa definitiva su prezzi e produzione petrolifera per 11 1988 Secondo indiscrezioni, la maggioranza avrebbe concordalo la proroga per altri sei mesi dell'attuale sistema di prezzi ba; sato sul 18 dollari barile di riferimento e I su! mantenimento delle quote attuali per 12 d.-. 13 Paesi Opec in base a un letto globale di 15.06 milioni di banU al giorno sempre per i prossimi sei mesi. Unico escluso l'Iraq, già dichiaratosi perche la delegazione Iraniana, oltre a quella irachena, si era attestata su posizioni di netta intransigenza. L'intesa avrebbe comunque dovuto essere messa al voti nel pomeriggio durante t lavori della conferenza plenaria. Ma. poche ore dopo, la .doccia fredda-. La riunione e stala spostata a oggi. E forse nemmeno questo rinvio sarà sufficiente per ricucire uno stabile accordo. Il ministro degli Emirati Mana Saecd Otalba — che pure aveva dichiaralo In mattinala: ■ / negoziati procedono bene- — è apparso nettamente pessimista. Ha dello che 1 ministri dell'Opec .pofreboero. riunirsi oggi in seduta plenaria, lasciando prevedere un ulteriore slittamento A quanto sembra di capire, l'ostacolo I maggiore a .chiudere, la conferenza Ci ] Vienna e sempre rappresentato dall'Iran fuori dell'accordo attualmente In vigore: Baghdad Insisteva per la pania produttiva con l'Iran, ma non era riuscito ad avere soddisfazione. Insoddislatto anche l'Iran, che premeva invece per un aumento del prezzo di riferimento a 20 dolian a barile: e stato subito chiaro sin dall'inizio della conferenza di Vienna che quasi tutti i ministri erano per la conferma almeno temporanea della situazione esistente. Era stata anche respinta un'altra proposta emersa ne) corso del latlcoso dibattito: non fissare una scadenza precisa di sei mesi alla proroga del prezzo di 18 dollari al barile, ma riservarsi la possibilità di aggiornamento nel corso del semestriAlcune fonti avevano messo in guardia da un ottimismo eccessivo, sia perche l'intesa era ancora solo .informale, sia che. pur avendo ritirato la minaccia di boicottare una intesa se il prezzo di riferimento del greggio Opec non fosse stato aumentato di 2.70 dollari a barile, creerebbe problemi sulla durata dello •slittamento, dell'attuale regime di prezzi e quolc di produzione. • Dobbiamo ricominciare da zero-, è il commento con cui 11 ministro del Gabon Etienne Ouy Mouvagna Tchioba ha riassumo la situazione. Secondo Tchioba. il consenso maturato attorno alla proposta di far slittare per sci mesi l'attuale regime di prezzi e produzione -si è letteralmente sfasciato-, SI è scoperto, ha detto, che 11 plano .non sarebbe stato credibile per i mercati-, .Perciò — ha aggiunto — ! dobbiamo cominciare da zero e cercare di I tfdwre un livello di produzione inferiore. | al letto di 15,06 milioni. mini stro iracheno Al-Chalabi

Persone citate: Chalabi, Etienne Ouy, Mana

Luoghi citati: Gabon, Iran, Iraq, Vienna