Torna Ludwig sulle ali del cigno

DUE NUOVI LIBRI RIACCENDONO IL MITO DEL RE DI BAVIERA DUE NUOVI LIBRI RIACCENDONO IL MITO DEL RE DI BAVIERA Toma Ludwig sulle ali del cigno Fu protettore di Wagner, costruttore di castelli, mecenate tanto generoso da rischiare il fallimento • Abbandonò la festa di fidanzamento per assistere a un dramma di Schiller - Senza di lui non esisterebbe il teatro di Bayreuth • Sognatore ed esteta, perdette il trono per la poesia e le arti: allora fu dichiarato pazzo - Dal film di Visconti al «revival» di oggi Raccontano che fin da ragazzo ti comportaste in modo «trano. il teologo Igna* von Dollinger che lo ammaestrava in religione, lo trovò una volta solo, in silenzio, seduto tu un M/a in una stanza buia. -Che cosa fate. Maestà? Dovete annoiarvi parecchio U. lontano da tutti». B il principe: .Oh. non mi annoio affatto, mi immaginavo diverse cose e mi diverto molto*. Di li a qualche anno, a chi gli domandava perché amaste tanto isolani dal mondo, avrebbe risposto: •Non sono solo, perché nella solitudine mi conosco meglio*. Una vita fra la realtà e il sogno. Un personaggio controverto, unico, sublime o torbido a seconda dei punti di vista, un protagonista che ebbe il torto di confondere l'arte con la vita e fini travolto sotto le macerie dell'illusione. Due biografie uscite a pochi giorni di distonia cercano di svelare il mistero del principe Ludwig 11 di Wittelsbcch. Re di Baviera dal 1864 al 1886. protettore di Wagner, costruttore di castelli e mecenate tanto generoso da rischiare la banca rotta, sognatore ed esteta: Luigi U di Baviera. U prigioniero di un sogno (Mursia) di Jean des Cars. e Ludwig □ di Frana Herre (Bompiani). Puntualissimo nella rievocazione storica e ambientale il primo, ricco di suggestioni il secondo. Una rita messa a fuoco negli slanci e snelle cadute, letta come lo spartito di un'opera dove si alternano luci e abissi, arie ruotimi e lugubri motivi. Ludwig sognatore, dichiarato pazzo per essersi sottratto alla logica del suo tempo e messo al bando per aver rifiutato di recitare il copione di re che la storia gli aveva assegnato. Ludwig artista, che durante la festa del fidanzamento (poi andato a man tei con Sofia, sorèlla dell'imperatrice d'Austria, abbandona di nascosto il palazzo per raggiungere un TALIANA NEG 1 jisìomco II (Helmut Bergeri e l'Jn(eatro e non perdersi ti finale di un dramma di Schiller. Ludwig inattuale. Quando si accorge che il suo ruolo di monarca costituzionale è pura formalità perche II potere è concentrato nei ministeri e nella burocrazia e non nella sala del trono, si tira in disparte. Meglio signore nella poesia e nell'arte che nel regno infido della politica. Ludwig emblema di un'epoca. «Fin dall'Inizio, serii-e Herre. era stato In cattivi rapporti col suo tempo e con questa realta viveva sul piede di guerra. Le realtà del XJX Secolo erano I! razlopalis«MÌBtM realismo, le sciamo, naturali, la tecnica e l'industria, il potere statale c Ir. borghesia, il liberalismo e la democrazia. Tutti questi (alti non corrispondevano al¬ LI ANNI 20 Jnabetti d*Austria (Romy Schmid, r l'Immagine del mondo di Ludwig, che comincio cosi a sottrarsi al suo tempo e alla (Ine a uscirne del tutto.. Più in in (unia con gli impeti di Hólderlin che con il razionalismo di Hegel: l'artista è un mediocre quando ragiona invece di sentire. Nell'atmosfera neogotica delle stanze del castello di Hohenschwangau. che anche oggi sembra appena uscito da una fiaba. Ludwig passa /in/aruna e sogna: le leggende dei Nibelunghi, le imprese di Ludovico il Baioni, l'imperatore Barbarossa che dopo aver combattuto i Comuni italiani parte per la Ttrrasanta. Le figure si materializzano fra quelle mura, passi di armati lungo i corridoi, dialoghi immaginari sussurrati a lume di candela. UsqfcgmdsfCijhd CENTENARIO r > nel film < I «dwi<j . di Visconti Un mondo lontano dal presente e fuori dal tempo. In quel castello tutto sembra fatto apposta per fonder». con l'immaginazione del ragazzo: pareti, dipinti, pavimenti e specchi, lo stemma del cigno sul portone del castello, lo stesio simbolo sulla fontana in cortile, la sala del Cai oliere al primo piano con i quattro affreschi che rapjjiKtentano la storia di Lohengrin, l'eroe della leggenda che risale al tredicesimo secolo. E proprio Lohengrin diventa per Ludwig l'ideale, il mito sempre presente nei pensieri, Lohengrin che nella leggenda compare sulla navicella trainata da un cigno e in armi splendenti trionfa sul male E quando il 2 febbraio 1861 DELIARCHITETT sventolare di vessilli e sferragliare di armature, sentiva 1 loro Inni levarsi fra le navate della cappella. Condannato dal suo tempo. Ludwig è tornato di moda. «Visitando la Baviera. scrive Jean des Cars nella biografia, anch'Io sono stato preso dal desiderio di conoscere questo re Incompreso dal suoi contemporanei ma riabilitato dtlle (olle che. ogni anno, scoprono 1 suoi palazzi e si recano a Bayreuth. tempio dell'arte wagneriana che ha celebrato U suo centenario nel 1976 e di cui egl: lu 11 promotore e U mecenate. Letteratura, cinema e tv si tono tmiiodroniti del personaggio ma, come nota des Cars. solo un regista italiano. Luchino Visconti, ha saputo dare poesia di Immagini al tormento di questo • grande incompreso.. // suo film e stato lo specchio dell .altro. Luduig, il racconto dell'uomo che non rassegnandosi alla mediocrità ha inseguito la perfezione fino a perdere se stesso E lo sforzo verso l'assoluto è diventato caduta: le delusioni, l'omosessualità, furori estetici e sregolatezze, perfidie di cortigiani e opportunismi di artisti. Wagner compreso Le circostanze della morte nelle acque grigie del lugo Siarnberg non sono mai state chiante Ma poco importa L'epitaffio più bello lo ha fatto Visconti con una delle sue immagini La scomparsa del re. i colon sfumati del lago, gli occhi e le parole della cugina Elisabetta d'Austria, che nel film ha il liso di Romv Schneider. .Anche nella vita non sapp:amo dove sia 11 sogno e dove sia la pazzia cosi come non sappiamo se la realta sia sogno o 11 sogno realtà. E sullo sfondo musica di luce, somI messa» lontana. . ie note di | Wagner per la morte di ftot. ta «L'unica fonte delle mie j gioie, il nUo amico più gran| de». M Al lOpera Reale di Monaco mette in cartellone il Lohengrin di Wagner. Il principe, che non ha ancora compiuto 16 anni è in teatro. Chi lo osserva lo vede stranamente cupo, gli occhi inchiodati al palcoscenico. Si alza il sipario, le prime note del preludio, il sussurro dei violini: dunque ti Cavaliere del cigno esiste, gli affreschi di Hohenschwangau non sono favola, su quel palco e con quella musica l'ideale si fa carne, il sogno è concreto, visibile, Lohengrin non e una fantasticheria ma un eroe che vive e agisce. Quel motivo parla all'anima e l'intensità rompe ogni argine: arrivano le lacrime. gli accompagnatori vedono il principe che piange, la mano cerca ir. tasca il fazzolettinn di pizzo ma anche quel gesto può rompere l'incanto, il principe si lascia andare, non gli importa nulla se molti occhi lo scrutano, sa che quello spettacolo ha già cambiato la sua vita. L'amore per l'arte infiamma Ludwig e lo rende generoso. Non esisterebbe oggi il teatro di Bayreuth e molto probabilmente Wagner non sarebbe rimetto a portare a termine il suo capolaioro. L'Anello del Nibelungo. senza i cospicui finanziamenti del Re che pur di aiutarlo non esitò a inlmicarri mmlstn e opinione pubblwa. Senza il denaro di Ludwig, Monaco non sarebbe mai diventata queir, eccellente citta di gusto artigianale. che entustasmava gli storici dell'arte agli inizi del Novecento, né mezzo milione di turisti potrebbero tonfare ooni anno I rawW.'i del monarca: Linderhof. fatto costruire in una ralle solitaria. Neuschwanstein in cima a un monte. Herrenchiemsee su unitola Baluardi che lo difendevano dal presente, rifugi per l immafl masso y.sbarrati alla banalità del vivere, il Re tacerà ntzvrr il ponte levatoio, si immergeva in quella solitudine e rivedeI t-a i cavalieri del Graal. Mauro Anselmo TTO: MOSTRA AL BEAUBOURG

Luoghi citati: Austria, Baviera, Monaco, Sofia