Lo Sme resta sotto pressione

Lo Sme resta sotto pressione L'Italia interviene al fixing per frenare la corsa del marco Lo Sme resta sotto pressione ROMA — Le banche centrali, compresa la Banca d 1lalia. sono intervenute ieri in misura consistente e 11 dollaro dopo tanti giorni di discesa e finalmente risalito, sia pure in misura modesta La valuta americana ha cosi rccu|>eralo parte del terreno perso nei giorni scorsi e alla quotazione ufficiale italiana si e lionato a 1178 105 lire. |X)co più di sei punti In rialzo dalle 1172 nette di martedì Continuando un movimento ad altalena arretra marginalmente il marco nei conlronti della lira, scendendo a quota 737.745 da 737.85 La giornata valutarla si era allerta In Asia all'insegna della stabilita: a Tokio la Banca centrale giapponese, grazie anche alla scarsità di contrattazioni per il clima festivo, comprando a vane riprese piccoli quantitativi di dollari e riuscita a garantire che il cambio restasse immutato rispetto a martedì a 123.50 yen. un minimo storico Po:, poco dopo l'avvio dei mercati europei, si sono mosse di concerto le 'tanche centrali tedesca, svizzera, austriaca, francese e italiana: sempre moderati gli importi, ma sufficienti per scoraggiare chiunque volesse approfittare del . rarefarsi delle contrattazioni per qualche colpo di mano L'anno scorso il dollaro aveva concluso a 1351.1 lire, per cut nell'arco dei dodici mesi sconta una svalutazione del 12.8'",. riportando*,: al valori dell'ottobre di sei anni fa. Nel contempo la lira sconta la maggior inflazione che caratterizza l'economia italiana rispetto a quella tedesca deprezzandosi del 5.9"", sul marco, che al 31 dicembre dell 86 era a 696.5 lire, un record per allora. La Banca d'Italia, che sul mercato aperto aveva comprato dollari contro marchi, non e intervenuta al momento del fixing sulla valuta americana, ma e entrata in azione invece al fixing del marco vendendo 15 dei 42 milioni trattati, nel timore che un'eccessiva rivalutazione della valuta tedesca metta in pericolo la solidità dello Sme provocando la necessita di un nuovo nallineamento. Anche nei giorni scorsi l'istituto centrale si era mosso sul marco, con manovra parallela a quanto va tacendo a sua volta la Francia Secondo gli operatori, le autorità monetarie vogliono chiudere l'anno con il marco sotto 738 lire. tAgi)

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